04 agosto 2025, ore 12:00

Cosa c’è di meglio di aprire il mese di agosto se non con nuova "escursione" per noi tra gli scaffali delle librerie. Il posto ideale in cui viaggiare – intanto con la fantasia, nell'attesa di poterlo fare anche fisicamente durante le ferie – o per rifornirsi di materiale utile a impiegare nel migliore dei modi le ore di tintarella al sole.

Di grandi letture ce ne sono tantissime, e molto sono passate sotto la nostra lente proprio nelle ultime settimane. Basti pensare a “Kokoro” e a “I misteriosi cinque”, o ancora a “Lancillotto” e a “Misteri Cerca & Trova”.

Oggi sotto i riflettori ci finisce una nuova coppia di volumi. Parliamo di:

"Il trono di Khetara" di Michelle Jabes Corpora (Rizzoli)

"Odissea" di Stephen Fry (Salani)


IL TRONO DI KHETARA, EREDITÀ PESANTI E TERRIBILI MINACCE

Partiamo con la nostra immersione tra i libri per un pubblico di tutte le età mettendo la nostra lente d'ingrandimento su un titolo che abbraccia il genere fantasy. Una tipologia di racconti da sempre in grado di fare viaggiare la mente di lettori e lettrici verso destinazioni esotiche e in grado di restare impresse a lungo nella memoria.

Una descrizione che calza a pennello a "Il trono di Khetara" di Michelle Jabes Corpora, pubblicato da Rizzoli. Un racconto che parte da subito con "nubi" oscure che si profilano all'orizzonte per il regno di Khetara che dai il nome al titolo e che fa da sfondo alle vicende della storia. Una terra divisa e che deve fare i conti con le incertezze che gravitano attorno al futuro. Con il faraone che combatte con una misteriosa malattia che lo sta inesorabilmente consumando, mentre inevitabili cospirazioni che animano i cortigiani. Insomma non proprio tutto rose e fiori per gli eredi del sovrano, considerando le terribili visioni ben poco ottimistiche relativamente al futuro del regno e dei destini dei tre eredi. Un pacchetto di personaggi (ognuno con proprie specifiche ambizioni) che potrebbero essere chiamati a prendere quindi il posto del padre morente con attitudini molto diverse gli uni dagli altri.

Intanto il paese è in subbuglio, con rivolte che infiammano la scena in reazione alle leggi del faraone. Serve altro pepe? Dico solo: attenzione a risvegliare cose che sarebbe meglio restassero sopite (il famoso can che dorme). Un volume che, per atmosfere e ritmo, richiama alla mente "Il Trono di Spade" in una storia che si rivolge fondamentalmente a un pubblico di giovani lettori ma che risulta appetibile anche per chi ha qualche primavera in più sulle spalle ma ama il genere.


A spasso tra i libri, letture per tutte le età: diamo uno sguardo a “Il trono di Khetara” e a “Odissea”
PHOTO CREDIT: "Odissea" di Stephen Fry, Salani


ODISSEA, L’EPOPEA DI OMERO RIVIVE PER IL PUBBLICO CONTEMPORANEO

Dal fantasy del primo dei due libri di questa settimana facciamo una piccola ma sostanziale deviazione, dirottando verso il genere epico. Una tipologia di narrazione che ha fatto da fondamenta per le tantissime opere classiche che sono state tramandate nei secoli, e che ancora oggi riescono ad avere il loro perché e soprattutto il loro pubblico.

Non ha bisogno di presentazioni un libro che si intitola "Odissea", o almeno non ne avrebbe bisogno quella che fa riferimento a Omero. Le vicende di cui parliamo oggi afferiscono però al volume scritto da Stephen Fry e pubblicato da Salani. Un'operazione culturale che permette a uno dei capisaldi della letteratura greca di tornare a splendere e soprattutto essere affine anche ai lettori di nuova generazione.

Quella di Fry è stata un'opera di "svecchiamento" eseguita su più livelli, con particolare attenzione soprattutto al linguaggio adottato per narrare le gesta dei protagonisti.

Una storia di cui sostanzialmente sappiamo praticamente tutto (o quasi), complici le ore e ore dedicategli durante il percorso scolastico, ma che è sempre un piacere riscoprire. A maggior ragione se a fare da collante c'è uno stile effervescente come quello che l'autore adotta che, nel rispetto dell'originale, non manca di alternare le canoniche fasi di serietà - fisiologiche in una storia come questa - a un'onestissima dose di sano umorismo.

Un libro perfetto tanto per chi Ulisse e soci li ha salutati decenni fa sui banchi di scuola, quanto per chi con loro ci sta avendo a che fare in questi anni o ci avrà a che fare nel prossimo futuro: meglio portarsi avanti ed eventualmente ripassare la materia!