28 giugno 2025, ore 11:00

Il fine settimana è il momento perfetto per mettere in standby le abitudini e le ruotine quotidiane che scandiscono le giornate dal lunedì al venerdì. E farlo con l’ausilio di un buon libro che richieda tutta la nostra attenzione è probabilmente il modo migliore che possa esistere.

Siamo nel periodo dell’anno che, per i più giovani, vuol dire una lunga pausa dalle attività scolastiche. Certo, ci saranno gli immancabili “compiti delle vacanze” da fronteggiare, per evitare di perdere l’elasticità mentale allenata e sviluppata nel corso dei mesi. E a tal proposito dal mondo dell’editoria arrivano alcune proposte molto interessanti che assumono grande spessore grazie alla loro capacità di tirare in ballo materie che si studiano tra i banchi di scuola. Sebbene, in questo caso, in una chiave leggermente diversa.

Ecco dunque che tra i libri dedicati a un pubblico più giovane – ma comunque sempre validissimi anche per i più grandicelli – troviamo due testi che si ricollegano alla filosofia e alla letteratura italiana. Nella fattispecie stiamo parlando di:

- “Anime fragili” di Matteo Saudino (Einaudi)

- “Decamerone in italiano contemporaneo” di Giovanni Boccaccio (La nave di Teseo)


ANIME FRAGILI, LA FILOSOFIA COME RISPOSTA AI DUBBI CONTEMPORANEI

E partiamo quindi alla scoperta della combo di letture che si addentrano nel mondo scuola per riemergerne in modi diversi rispetto a quanto ci si potrebbe aspettare da libri di tale natura. Un esempio lampante arriva dalla strizzata d’occhio importante al mondo della filosofia del primo dei due libri citati in precedenza.

In “Anime fragili” di Matteo Saudino (alias il professore “BarbaSophia” sui social), pubblicato da Einaudi, la filosofia antica diventa uno strumento da padroneggiare per orientarsi in un’epoca complessa quanto quella in cui viviamo. Un’epoca fatta di innumerevoli fragilità – dalla solitudine alle problematiche legate all’assenza di dialogo, arrivando anche ad argomenti che sconfinano sul fronte della politica e della tecnologia – in cui può essere effettivamente complesso trovare il “nord” sulla propria personalissima bussola.

Ed è quasi paradossale come due figure arcaiche come Platone e Aristotele possano essere ancora oggi un faro e una guida. Due profili che, con le loro riflessioni filosofiche senza tempo, diventano un punto di riferimento in un mondo che, con le sue metamorfosi, di punti di riferimento sembra non darne.

Un libro perfetto per chi dalla materia filosofica non cerca solo nozioni da imparare e ripetere, ma uno strumento con applicazione tangibile delle riflessioni dei pensatori d’altri tempi. Un libro che quindi torna utile tanto alle nuove generazioni che con quei filosofi ci sono alle prese tra i banchi di scuola quanto ai più grandicelli, che cercano invece risposte alle proprie domande esistenziali.


A spasso tra i libri, letture per tutte le età: diamo uno sguardo ad “Anime fragili” e al “Decamerone in italiano contemporaneo”
PHOTO CREDIT: "Anime fragili" di Matteo Saudino, Einaudi


DECAMERONE IN ITALIANO CONTEMPORANEO, IL GRANDE CLASSICO RIVIVE CON UN LINGUAGGIO AL PASSO CON I TEMPI

Quando si cita il Decamerone di Giovanni Boccaccio si parla di un pezzo fondamentale della storia della letteratura italiana. Un vero e proprio pilastro, alla stregua della Divina Commedia di Dante Alighieri, su cui si erge buona parte del nostro patrimonio culturale e non solo. Basti pensare a Geoffrey Chaucer, autore inglese il cui “I racconti di Canterbury” strizzava pesantemente l’occhio all’opera del Boccaccio.

C’è però indubbiamente una difficoltà intrinseca nell’apprezzare pienamente l’opera dell’autore fiorentino, con l’ostacolo della lingua che può rappresentare un fattore di “scarsa digeribilità” di un’opera dalle tante sfumature. Ecco che quindi l’operazione de La nave di Teseo con il “Decamerone in italiano contemporaneo”, a cura di Alberto Cristofori, permette di approcciare a Giovanni Boccaccio con maggiore leggerezza. E di goderne della prosa senza eccessivi affanni.

Un “gap generazionale” di settecento anni che si annulla grazie all’opera di Cristofori, che con il suo lavoro ha donato nuova luce alla monumentale opera di quello che è identificato come uno dei padri della letteratura italiana. Quello della lingua era un ostacolo non indifferente, soprattutto per chi prova ad approcciarsi al Decamerone senza una forte formazione letteraria.

Ecco che con questa opera di “aggiornamento linguistico” si prova a rimettere in primissimo piano un’opera forse mai pienamente apprezzata proprio a causa dell’obbligo di lettura nel corso degli anni della scuola. La possibilità di godere delle novelle nei tempi, nei modi e nel linguaggio vicino ai tempi moderni - senza interrogazioni di sorta a corredo - consentiranno a tanti lettori (più o meno giovani) di riscoprire con grande sorpresa un classico senza tempo.