Il fine settimana è il momento perfetto per mettere in standby le abitudini e le ruotine quotidiane che scandiscono le giornate dal lunedì al venerdì. E farlo con l’ausilio di un buon libro che richieda tutta la nostra attenzione è probabilmente il modo migliore che possa esistere.
Siamo nel periodo dell’anno che, per i più giovani, vuol dire una lunga pausa dalle attività scolastiche. Certo, ci saranno gli immancabili “compiti delle vacanze” da fronteggiare, per evitare di perdere l’elasticità mentale allenata e sviluppata nel corso dei mesi. E a tal proposito dal mondo dell’editoria arrivano alcune proposte molto interessanti che assumono grande spessore grazie alla loro capacità di tirare in ballo materie che si studiano tra i banchi di scuola. Sebbene, in questo caso, in una chiave leggermente diversa.
Ecco dunque che tra i libri dedicati a un pubblico più giovane – ma comunque sempre validissimi anche per i più grandicelli – troviamo due testi che si ricollegano alla filosofia e alla letteratura italiana. Nella fattispecie stiamo parlando di:
- “Anime fragili” di Matteo Saudino (Einaudi)
- “Decamerone in italiano contemporaneo” di Giovanni Boccaccio (La nave di Teseo)
ANIME FRAGILI, LA FILOSOFIA COME RISPOSTA AI DUBBI CONTEMPORANEI
E partiamo quindi alla scoperta della combo di letture che si addentrano nel mondo scuola per riemergerne in modi diversi rispetto a quanto ci si potrebbe aspettare da libri di tale natura. Un esempio lampante arriva dalla strizzata d’occhio importante al mondo della filosofia del primo dei due libri citati in precedenza.
In “Anime fragili” di Matteo Saudino (alias il professore “BarbaSophia” sui social), pubblicato da Einaudi, la filosofia antica diventa uno strumento da padroneggiare per orientarsi in un’epoca complessa quanto quella in cui viviamo. Un’epoca fatta di innumerevoli fragilità – dalla solitudine alle problematiche legate all’assenza di dialogo, arrivando anche ad argomenti che sconfinano sul fronte della politica e della tecnologia – in cui può essere effettivamente complesso trovare il “nord” sulla propria personalissima bussola.
Ed è quasi paradossale come due figure arcaiche come Platone e Aristotele possano essere ancora oggi un faro e una guida. Due profili che, con le loro riflessioni filosofiche senza tempo, diventano un punto di riferimento in un mondo che, con le sue metamorfosi, di punti di riferimento sembra non darne.
Un libro perfetto per chi dalla materia filosofica non cerca solo nozioni da imparare e ripetere, ma uno strumento con applicazione tangibile delle riflessioni dei pensatori d’altri tempi. Un libro che quindi torna utile tanto alle nuove generazioni che con quei filosofi ci sono alle prese tra i banchi di scuola quanto ai più grandicelli, che cercano invece risposte alle proprie domande esistenziali.