26 settembre 2023, ore 13:50

Simbolo del cinema italiano nel mondo. Donna con la D maiuscola in grado di guardare avanti anni luce rispetto ai tempi in cui viveva. Una risata fragorosa e liberatrice che ha scosso l'arte della recitazione fino alle fondamenta. In due parole Anna Magnani. L'attrice romana moriva proprio oggi, il 26 settembre di 50 anni fa, lasciando una traccia indelebile che ancora oggi riesce ad essere attuale e moderna.


ANNA MAGNANI, GLI ESORDI

Nel 1927, Anna Magnani cominciò a frequentare la scuola di arte drammatica Eleonora Duse, che era diretta da Silvio D'Amico. Nel 1929, Magnani si unì alla compagnia teatrale Vergani-Cimara, sotto la direzione di Dario Niccodemi, e nel 1932 cominciò a lavorare con la compagnia di Antonio Gandusio. Fu proprio Gandusio a incoraggiare la giovane attrice a esplorare il mondo del cinema. Dopo alcuni anni di esperienza nell'avanspettacolo, nel 1934 Anna Magnani fece il suo debutto sul grande schermo nel film "La cieca di Sorrento" (1934), diretto da Nunzio Malasomma. Alcuni anni dopo, Vittorio De Sica le offrì il suo primo ruolo di rilievo, interpretando il personaggio di Loretta Prima, un'artista di varietà, in "Teresa Venerdì" (1941).




ANNA MAGNANI, L’OSCAR

Nel 1956, Anna Magnani ricevette un premio Oscar per la sua straordinaria interpretazione di Serafina Delle Rose nel film "La rosa tatuata," diretto da Daniel Mann. Questa fu una pietra miliare nella storia degli Academy Awards, poiché Anna Magnani divenne la prima e unica attrice di lingua non inglese a vincere il prestigioso titolo di miglior attrice protagonista. Per la stessa interpretazione, ricevette anche un premio BAFTA come migliore attrice internazionale dell'anno e il Golden Globe come migliore attrice in un film drammatico. Tuttavia, Anna Magnani non viaggiò negli Stati Uniti per ritirare personalmente il premio Oscar.


A 50 anni dalla scomparsa l’attrice è stata scelta come locandina della 18esima edizione della Mostra del Cinema di Roma, al via dal 18 al 29 ottobre.