05 giugno 2021, ore 08:13 , agg. alle 15:26

Su YouTube arrivano gli "applausi"

Anche in Italia arrivano gli “applausi“ su YouTube, animazioni che gli utenti possono inviare ai creator come sostegno economico per i loro contenuti. Gli sticker in questione simulano una folla pronta a sbattere forsennatamente le mani.

Sono quattro le animazioni previste che rappresentano rispettivamente quattro livelli di mancia. Più si investe, più è evidente l’interazione con lo youtuber. Un meccanismo davvero facile da utilizzare: basta cliccare il pulsante presente alla base del player e accettare nella finestra di pop-up il costo dell’operazione.

Google ha anche imposto un limite di acquisto con cui proteggere gli acquirenti: da oggi si potrà infatti spendere in applausi di YouTube fino a 500 dollari al giorno o fino a 2.000 alla settimana. Non sono previsti rimborsi.

"Per alcuni utenti, sui video per i quali è stato acquistato l’applauso degli spettatori verrà visualizzato automaticamente un commento pubblico standard visibile a tutti. Questo commento è un bonus gratuito incluso nell’acquisto. Prima di completare l’acquisto, visualizzerai un’anteprima di questo commento pubblico standard che include il nome del tuo canale, la tua immagine del profilo e l’importo dell’applauso degli spettatori acquistato", dichiara l’azienda.

Facebook chiude E.gg, l'app per i nostalgici degli anni '90

A novembre 2020 vi avevamo parlato della nuova applicazione nata dallo Npe team, il gruppo di ricerca e sviluppo di Facebook: si chiama E.gg ed è un'app per i nostalgici degli anni '90. E.gg consente agli utenti di comporre dei collage artistici con disegni a mano libera, testi, gif e immagini per poi condividerli grazie a un url che ne permette la visualizzazione tramite web anche dagli utenti che non utilizzano l’applicazione E.gg. Il team aveva pensato di far rivivere il vecchio stile dei primi blog: “Stiamo cercando di creare una piattaforma di ritorno al passato degli anni ’90“.


Il problema è che l’app non ha riscosso il successo sperato e così il team di E.gg ha deciso di chiudere il portale.

“Siamo davvero spiacenti di darvi questa brutta notizia”, ha scritto il team di E.gg nel suo annuncio. “Ci mancherà anche E.gg. Ci è piaciuto vedere tutti voi creare cose incredibili e vogliamo incoraggiarvi a continuare a rendere il mondo un posto stravagante e meraviglioso! Non smettete mai”.

Tutti i lavori creati in questi mesi potranno essere salvati come video anche se, purtroppo, non tutte le creazioni del portale si sposano bene con questo formato pensato per l’esportazione.

Twitter sta pensando di etichettare i nostri tweet 

Twitter sta pensando di introdurre una classificazione della disinformazione attraverso una serie di gradi di giudizio con cui etichettare i tweet inopportuni. Stando a quanto condiviso dalla programmatrice Jane Manchun Wong, il sistema che sarebbe sotto analisi dalla piattaforma avrebbe tre livelli di tag con cui identificare le fake news: “Ottieni le ultimissime”, “Resta aggiornato” e “Fuorviante”.

“In 12 ore, l’oscurità discenderà su alcune parti del mondo”: questa affermazione scritta con toni apocalittici, si guadagna ad esempio l'etichetta “Rimani informato” , che incita a documentarsi sui contenuti; “Noi mangiamo, le tartarughe mangiano, quindi noi siamo tartarughe” porta, invece, ad avvisare l’utente medio del fatto che nel post ci siano contenuti dalla dubbia validità scientifica o logica e che sia il caso di non tenerne troppo conto. L'etichetta sarebbe  “fuorviante”.

Twitter non ha ancora ufficializzato la notizia ma Yael Roth, capo della sezione che cura l’integrità della piattaforma, ha retwittato lo screenshot di Wong scrivendo che si tratta di nuovi esperimenti.

WhatsApp cambia idea per chi non accetta le nuove policy

WhatsApp, frustrata dalle più recenti lamentele dovute alle modifiche delle sue policy che hanno introdotto nuove norme, ha deciso di fare un passo indietro e di non funestare con svantaggi e servizi incompleti coloro che non avrebbero accettato i nuovi termini di servizio.

Le persone infatti non hanno preso bene la decisione di WhatsApp di punire gli utenti dissidenti iniziando a strappare gradualmente loro le funzionalità dell’app.

"Viste le recenti discussioni con varie autorità e esperti di privacy, ci teniamo a chiarire che non limiteremo nel tempo le normali funzionalità di WhatsApp per coloro che non hanno ancora accettato l’aggiornamento", ha detto una portavoce dell’azienda alla testata The Verge, assicurando che l’azienda non stravolgerà di nuovo le aspettative degli utenti.

Resta invece invariata l’idea di WhatsApp di tartassare gli irreducibili con costanti notifiche pop-up, utili a sollecitare l’adesione alle policy in questione.