Aspettando Call of Duty: Black Ops 6, alla riscoperta dei videogiochi che hanno plasmato il mito
Oltre vent’anni di carriera per una serie divenuta un punto di riferimento degli sparatutto e dei videogiochi più in generale
L’attesa per Call of Duty: Black Ops 6, il nuovo capitolo dell’iconica saga sparatutto, sta per finire. Poco meno di dieci giorni e gli appassionati potranno nuovamente lanciarsi all’interno del videogioco pubblicato da Activision. Chiaramente quello di “COD:BO6” (nome in codice tra i fan) è solo l’ultimo tassello, in ordine temporale, di un mosaico fatto di tantissime tessere. E che affonda le sue radici decenni addietro, addirittura sul finire degli anni ’90.
Tanti i giochi – e le sottoserie – che hanno fatto la fortuna del franchise. Qualche nome? Eccolo qui:
- Call of Duty (2003)
- Call of Duty 2 (2005)
- Call of Duty 3 (2006)
- Call of Duty 4: Modern Warfare (2007)
- Call of Duty: World at War (2008)
- Call of Duty: Black Ops (2010)
- Call of Duty: Ghosts (2013)
- Call of Duty: Advanced Warfare (2014)
- Call of Duty: Infinite Warfare (2016)
- Call of Duty: World War 2 (2017)
- Call of Duty: Vanguard (2021)
Una lista che, benevolmente, abbiamo accorciato, limitando di segnalare anche spin off e capitoli seguenti. Ma che, brevemente, può essere sintetizzata con due diverse serie: quella accompagnata dalla dicitura “Warfare” e “Black Ops”. Con i giusti intervalli di esperimenti come “World War 2” e “Vanguard”.
CALL OF DUTY MODERN WARFARE, SCENARI DI GUERRA CONTEMPORANEI
Quello che il franchise ha fatto con i capitoli della serie Call of Duty: Modern Warfare è stato molto semplice. Prendere le dinamiche belliche dei grandi conflitti del passato e applicarle a scenari contemporanei. Tenendo in considerazione possibili schieramenti, arsenali e competenze militari. Il tutto esaltato dalla bravura in cabina di regia del team di sviluppo di Infinity Ward. Una squadra che, dal 2003 a oggi ha sfornato ben 10 videogiochi:
- Call of Duty (2003)
- Call of Duty 2 (2005)
- Call of Duty 4: Modern Warfare (2007)
- Call of Duty: Modern Warfare 2 (2009)
- Call of Duty: Modern Warfare 3 (2011)
- Call of Duty: Ghosts (2013)
- Call of Duty: Infinite Warfare (2016)
- Call of Duty: Modern Warfare (2019)
- Call of Duty: Modern Warfare II (2022)
- Call of Duty: Modern Warfare III (2023)
Un pacchetto di tutto rispetto, che è valso allo studio un curriculum importantissimo. Non a caso ogni loro movimento è sempre attenzionato dagli appassionati del genere degli sparatutto in prima persona. Non sorprende quindi che il loro ultimo lavoro, Call of Duty: Modern Warfare III, continui a ricevere aggiornamenti. Recentissimo l’arrivo della Stagione 6 di Blackcell, che ha portato tanti nuovi contenuti all’interno del gioco.
CALL OF DUTY: BLACK OPS, LO SPARATUTTO CHE VIAGGIA NEL TEMPO
Di tutt’altra pasta è la serie che accoglierà tra pochi giorni tra le sue fila Call of Duty: Black Ops 6. Un franchise che ci porta a spasso per il tempo con i diversi capitoli. Nel primo, per esempio, si è negli anni del Vietnam. Nel secondo la storia rimbalza tra il 1985 e il 2025. Nel terzo, ancora, si va avanti di quarant’anni, nel 2065. Un grande lavoro, quello curato dal team che si occupa della serie, Treyarch, che affonda le sue radici nei primi anni del nuovo millennio. Ecco i giochi principali che hanno beneficiato della loro attenzione:
- Call of Duty 2: Big Red One (2005)
- Call of Duty 3 (2006)
- Call of Duty: World at War (2008)
- Call of Duty: Black Ops (2010)
- Call of Duty: Black Ops II (2012)
- Call of Duty: Black Ops III (2015)
- Call of Duty: Black Ops IIII (2018)
- Call of Duty: Black Ops Cold War (2020)
Quattro anni di distanza dal predecessore – arrivato in un periodo storico molto caldo per i videogiochi – avranno portato importanti passi in avanti per la serie.
NON SOLO GRANDI SERIE: I TANTI VOLTI DI CALL OF DUTY
Le grandi storie hanno da sempre contraddistinto la modalità per giocatore singolo di Call of Duty. Ma, inutile dirlo, la vera anima della serie di Activision è quella che porta i videogiocatori online. La modalità multigiocatore. E qui due sono i perni attorno a cui gravita buona parte dell’esperienza videoludica: la modalità Zombie e la modalità Battle Royale, Warzone.
La prima, come già dice il nome, è una modalità in cui i giocatori hanno un solo obbiettivo: sopravvivere. E non è per nulla facile, considerando che la modalità Zombie ci mette di fronte a una serie di ondate via via più intense di claudicanti non-morti (gestiti dalla CPU) dalle abilità più diverse. Fortunatamente, a darci una mano troviamo armi progressivamente più incisive, in grado di fare la loro parte. Una modalità che mixa la frenesia degli scontri serrati alla pianificazione delle proprie mosse, considerando che anche la scelta dello spot da difendere è fondamentale.
Anche in Warzone è una lotta per la sopravvivenza, ma in condizioni differenti. Qui bisogna infatti vedersela con altri utenti, in una mappa molto vasta in cui una nube di gas tossico spinge tutti al centro di un anello sempre più piccolo. L’obbiettivo, in questo caso, è quello di essere l’ultimo a rimanere in piedi. E vale tutto.
Tanti volti per una serie in costante aggiornamento, e che con Call of Duty: Black Ops 6 continuerà ad alimentare una fanbase destinata a espandersi a macchia d’olio.