Body shaming: la generazione z colpita da offese sui social e dai coetanei

9 ragazzi su 10 hanno dichiarato di aver subito, almeno una volta, body shaming. la principale causa sembra essere la scarsa informazione e conoscenza di sé

Sono “Domande scomode sull’adolescenza” quelle a cui hanno dovuto rispondere oltre seimila giovani, tra i 10 e i 17 anni, che hanno partecipato a una ricerca condotta da Skuola.net. I risultati del sondaggio non sono dei migliori: 9 adolescenti su 10 hanno dichiarato di aver subito, almeno una volta, body shaming. Si tratta di offese quotidiane, che provengono soprattutto dai coetanei e che mirano a svilire l’aspetto fisico dell’altro. La conseguenza che ne deriva è il pessimo rapporto che questi ragazzi sviluppano con il proprio corpo: infatti 1 su 4 ha confessato di non riuscire a guardarsi allo specchio senza vestiti, anche se si trova da solo. Uno degli argomenti più sensibili risulta essere il peso corporeo, che viene considerato un problema da oltre il 50% degli intervistati. Questa modalità di pensiero purtroppo può innescare un rapporto con l’alimentazione non sano e generare conseguenze anche sul rapporto con gli altri. Oggi, 16 ottobre, è la giornata mondiale dell’alimentazione, che assume ancora più importanza alla luce dei risultati sopra citati.

Quali sono le principali emozioni della Generazione Z?

Le principali sensazioni che i ragazzi della Generazione Z si trovano a provare sono l’insicurezza (percepita dal 44%), l’imbarazzo e il disagio. Al contrario, pochi hanno dimostrato di provare felicità o eccitazione per essere diventati grandi. Quando si parla di aspetto fisico e sessualità queste sensazioni si acuiscono, ed è emerso che la situazione risulta più complicata per le ragazze. In questo caso la diffusione del body shaming aumenta, e la media di chi riceve apprezzamenti negativi non richiesti sale dal 30% al 34%. Non ci sono né consapevolezza né volontà di informarsi su cosa stia succedendo al proprio corpo, in un momento così importante di cambiamento. La soluzione è proprio all’interno di quest’ultima frase: la corretta informazione. I ragazzi della Generazione Z sono abituati a informarsi tramite il web e i social (lo ha confessato il 67% degli intervistati); altro mezzo di informazione è il passa parola con i coetanei (per il 57%).

Per quanto riguarda i social, se ben utilizzati, possono essere un ottimo strumento per i ragazzi per coltivare relazioni, per esprimere la propria personalità e per trovare contenuti interessanti; se non usati adeguatamente possono invece veicolare messaggi sbagliati, canoni di bellezza falsati e minare l’autostima soprattutto dei più giovani.


Instagram e Facebook prendono provvedimenti

Il colosso Instagram ha da poco annunciato la volontà di voler creare una nuova funzione pensata per spingere gli adolescenti a prendere una pausa e trascorrere meno tempo sui social, soprattutto per evitare contenuti pericolosi per il loro benessere psicologico. È ancora tutto in fase di progettazione, ma il vicepresidente per gli Affari globali di Facebook, Nick Clegg, si è espresso così: “Quando i nostri sistemi vedranno che un teenager sta visualizzando un certo tipo di contenuto ripetutamente, ed è un contenuto che potrebbe nuocergli, lo spingeranno a guardare un contenuto diverso”. È stato poi aggiunto che il progetto di Instagram Kids è stato per il momento messo da parte, e la nuova funzionalità dovrebbe essere denominata Take a break. Facebook intende anche ridurre la presenza di contenuti relativi alla politica nel News Feed: l'azienda ha infatti deciso di dare seguito a una richiesta che veniva dagli iscritti, che desiderano “vedere più amici e meno politica”.

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