17 luglio 2025, ore 10:30

Basta una nota per accendere un ricordo, ma a volte basta un post per accendere una polemica. Botta e risposta tra Gianluca Grignani e Laura Pausini sui social: dietro una canzone amata da generazioni, si riapre la questione più antica della musica — chi ne custodisce davvero l’anima.


Botta e risposta tra Gianluca Grignani e Laura Pausini: dietro le note, ci sono le firme
PHOTO CREDIT: Agenzia Fotogramma.it

LA VICENDA

La cantante ha annunciato l'uscita a settembre di una cover di “La mia storia tra le dita”, celebre brano scritto e interpretato da Grignani. Il cantante ha commentato il post ricordando pubblicamente di essere l’autore della canzone, lamentando anche la rimozione dei suoi commenti sui social.

“Ciao Laura che ti voglio bene lo sai. Credo di avertelo detto nel backstage di un tuo concerto al Forum o in altre occasioni. Con tutto il rispetto e la gentilezza che riservo, in primis, alla donna e poi alla grande interprete che sei è però doveroso che io ricordi che il tuo singolo in uscita (al quale, ti rivelo, dedico i miei migliori auspici) è una cover di un brano che, se non sbaglio, ho scritto e interpretato io. Ci tenevo a ricordarlo. Io, comunque, dedico il mio più grande in bocca al lupo alla mia canzone ma soprattutto a te. Ti abbraccio.”

La popstar ha risposto chiarendo che Grignani era già al corrente del progetto e che nel suo annuncio non c’era alcuna mancanza di rispetto, ma solo l’intenzione di celebrare la canzone. Ha confermato il suo riconoscimento all’autore e si è detta fiduciosa che lui apprezzerà la sua versione, che sarà cantata anche in lingua spagnola e portoghese.

“Gianluca, anche io ti voglio bene, tanto che ti canto da sempre e tanto che lo sai da febbraio che ti avrei cantato ancora, anche quest'anno. Sai quanto amo la tua musica e con l'annuncio che ho fatto oggi, spero di averti reso felice. Questa tua canzone, non solo è l'unica al mondo che esiste in tre lingue con quei titoli, ma non credo che nessuno altro (sicuramente non io) si permetterebbe mai di scrivere un titolo così unico, come il tuo.”