29 settembre 2021, ore 16:30

La serie, ispirata ai romanzi di Julia Quinn, segue le vicende della famiglia Bridgerton. A fare da sfondo, un’utopica società londinese alto borghese di inizio Ottocento. Ad aver appassionato i fan di tutto il mondo è stata la tormentata storia d’amore tra Daphne (Phoebe Dynevor), la maggiore delle sorelle Bridgerton, e Simon (Regé-Jean Page), duca di Hastings. Le loro avventure sono state al centro della prima stagione. La seconda, invece, seguirà le vicende sentimentali di Anthony Bridgerton (Jonathan Bailey).

Già sappiamo che a rubare il cuore del Visconte sarà Kate Sharma, interpretata da Simone Ashley – voto già noto per la serie Sex Education. Inizialmente però le sue attenzioni ricadranno sulla sorella minore di lei, Edwina (Charithra Chandran): la debuttante perfetta, di natura gentile ma un po’ ingenua.

Primo sguardo sulla seconda stagione

Oltre alla trama, Netflix ha già pubblicato le prime foto dalla seconda stagione.

Ma non solo. “Cari lettori, è con gioia che la vostra autrice vi fa dare una prima occhiata alla nuova stagione per la società londinese. E sono ancora più contenta di presentarvi Miss Kate Sharma”, scrive l’account ufficiale di Bridgerton sui social. La caption accompagna un video esclusivo, in cui possiamo assistere a una discussione tra Anthony e Kate. Dura solo un minuto, ma i due hanno già fatto emozionare i fan della serie.

Bridgerton è la serie Netflix più vista nella storia

Nonostante i nuovi episodi non siano ancora usciti, la serie è stata già confermata per una terza e una quarta stagione. Secondo indiscrezioni, sarebbe anche in lavorazione uno spin-off con protagonista la Regina Charlotte (Golda Rosheuvel), scritto personalmente da Shonda Rimes.

Un rinnovo così prematuro in realtà non stupisce: stando agli ultimi dati Bridgerton è la serie più vista di sempre su Netflix. A rivelarlo è stato Ted Sarandos, amministratore delegato della società di Los Gatos. La serie è stata vista da 82 milioni di utenti, accumulando un totale di 625 milioni di ore di visione nelle prime quattro settimane dal suo debutto.