Bye Bye smartphone: tra i giovani va di moda il "Reading party"
"La generazione dei boomer fa molta fatica a separarsene", racconta un'attivista. Ma le "letture in silenzio" spopolano tra i giovanissimi
Senza smartphone. Rigorosamente in silenzio, magari seduti a gambe incrociate. La parola d'ordine è una: leggere. Ora, tra i giovanissimi, vanno di moda i Silent reading party, che stanno prendendo piede sulle terrazze romane e milanese. Ma si tratta di una moda che arriva da New York.
LA GENERAZIONE ZETA E IL RAPPORTO CON IL CELLULARE
Social e smartphone sono la scatola nera di milioni di ragazzi. Ma tanti, a quanto pare, stanno facendo una vera e propria retromarcia: un'inversione di tendenza tornando alla purezza della lettura di un libro o di un cruciverba. E, in questa prospettiva, i party letterari stanno andando forte.
L'idea nasce dai club di Brooklyn e arriva in una libreria di Bar, diretta da Ilenia Caito, attivista letteraria. Ci sono soltanto 30 posti disponibili. La Caito racconta a La Repubblica:
Arrivano persone dai sei ai settant'anni e leggono di tutto: fumetti, test per i concorsi, ma anche tanti classici
Si fa fatica a comprendere la dimensione comunitaria se non la si pratica Trasformare un'esperienza individuale in collettiva è un messaggio politico». Apprezzato dai partecipanti è anche il bando ai cellulari, che obbliga a rinunciare per qualche ora a schermi e notifiche. La generazione dei boomer fa molta fatica a separarsene. Chi ci riesce, però, parla di un senso di liberazione
IL SILENZIO E IL POTERE DELLA CONCENTRAZIONE
Il potere del silenzio. La concentrazione assoluta. In questo modo, la lettura riesce a contagiare tutti. Per fortuna. Terrazze, parchi, cortili potrebbero diventare le location adatte per i party silenziosi. Un modo per "disintossicarsi" da social e tecnologia. Un modo per tornare alla normalità. Secondo l'Adnkronos, dilaga tra giovani e non l'informazione e lettura digitale
La Generazione Zeta indica tra le fonti principali di informazione Instagram (42%), siti o app di news/informazione (38%) e YouTube (33%), dimostrandosi la generazione più digitale. Anche i Millennials si distinguono, indicando Facebook (38%) e amici/familiari (33%) tra fonti di informazione rilevanti
Tik Tok (20%) e i gruppi Telegram (24%) occupano gli ultimi posti in termini di affidabilità, soprattutto per Generazione Z, Boomers e Silent Generation