11 giugno 2020, ore 19:25 , agg. alle 19:41

Carlo Luigi Coraggio, classe ’89, è il rapper romano che conosciamo come Carl Brave: è lui il nostro ospite telefonico di oggi in Collettivo Zeta! Introduciamo l’intervista ascoltando “Spigoli”, l’ultimo singolo di Carl Brave con il ft di Mara Sattei e Tha Supreme. Brano che sta avendo tantissimo successo: ha fatto più di 8 milioni di stream, è al primo posto di tante classifiche, anche su Spotify! Complimenti! Come stai? “Grazie ragazzi! Sono a Roma. Oggi piove, io sono meteoropatico, sta piovendo e mi prende un po’ male. In realtà la pioggia mi ispira, sono un po’ in una fase emozionale, ecco”. Parliamo di “Spigoli”: il ft. è anche con Mara Sattei, la sorella di Tha Supreme. Come è nato il tutto e perché li hai scelti? “Sono sempre stato un grande fan di Tha Supreme e dopo un po’ scopro che ha una sorella. La ascolto nelle registrazioni e vado fuori di testa. Per puro caso lei viene al mio concerto a Capannelle, quest’estate, ci siamo scritti e visti e da lì è nato tutto”. Nel testo c’è una frase che dice: “Ti ho abbracciato e sono pieno di lividi”. E’ un amore che ti ha fatto male? “ Si, ogni amore fa male alla fine, no? Ho sofferto di un cambiamento di una persona che è cambiata crescendo. Sono diventato un po’ spigolato. E’ un amore che mi riguarda da vicino, tutto ciò che scrivo è autobiografico, solo qualcosa è romanzato”. Ci sono degli spigoli che fanno parte della tua vita? “Gli spigoli più taglienti sono stati all’inizio della mia carriera, con tante porte in faccia. I miei spigoli personali ci sono stati anche quando ho smesso di giocare a basket per fare musica, lì è stato un po’ pesante”. Durante la nostra intervista ascoltiamo anche “Che poi”. Ogni volta che proviamo a disannunciarla in radio, cerchiamo di imitare i tuoi “due, tre”, ma proprio non ci riusciamo. C’è lo zampino dell’autotune? “No! E’ una tecnica che ti insegnano a lezione di canto. Non c’è nessuna post produzione, è una tecnica che fa molto bene alle corde vocali perché le massaggia. Ogni tanto durante la quotidianità, lo faccio”. Il protagonista del videoclip di questa canzone è Carlo Verdone: come hai fatto a contattarlo, cioè, come è nato tutto? “ Un po’ per caso. Sono un grandissimo, forse il primo fan di Carlo Verdone. E’ il vicino di casa di una mia amica e si è prestato a venire sul set ed a fare quel personaggio. E’ arrivato ed appena è entrato sul set c’è stato una serie di silenzio generale, perché per noi era arrivato il maestro. La scena l’ha scritta lui e mel’ha comunicata in cinque minuti, una cosa pazzesca”. Ascoltiamo anche “Posso”, brano del 2018 in collaborazione con Max Gazzè. Come è stato lavorare con lui? “Bellissimo! E’ un mito vivente”. Sui tuoi social abbiamo visto che hai scritto un pezzo dedicato ai medici ed infermieri che hanno lavorato duramente in questo periodo. Tu come hai vissuto questi mesi? “E’ stato un momento molto difficile che ho vissuto abbastanza bene perché ho avuto modo di stare chiuso in casa a lavorare. L’ho vissuto molto dal punto di vista lavorativo. Ho fatto un sacco di cose nuove, mi è servita questa chiusura. Probabilmente ci sarà un nuovo Album. Lo sto cucinando, ragazzi! Ci saranno collaborazioni, ma non posso anticiparvi quali!


PAROLA AI FAN
Vi abbiamo chiesto di fare qualche domanda a Carl Brave direttamente dal nostro profilo Instagram ufficiale @radiozetaof. I nostri conduttori, Diego Zappone e Simone Palmieri, ne hanno selezionate alcune. Eccole! Cominciamo da @Larry. Manzoni: da dove prendi ispirazione per i tuoi pezzi? “Dalla vita quotidiana. Io parlo di piccole cose, di gesti ‘inutili’, che viviamo tutti. Ci si può rivedere in ciò che scrivo. Parto da mie esperienze e da ciò che vedo nel mondo esterno”. C’è anche la domanda di @LanzaLuana718 Idol: con quale artista vorresti duettare? “Ce ne sono tantissimi. Il mio preferito sarebbe Young Thug. Italiano? Ce ne sono tanti anche qui, tra cui Cremonini”. Infine la curiosità di @Gretafocarelli: come è nata la collaborazione con i Tha Supreme e Mara Sattei? “Avevo questo pezzo fatto tra Roma, Malaga e Miami. Gliel’ho mandata ed è nato Spigoli”.

LE MIE PREFERITE
Anche Carl Brave ha scelto le sue preferite del momento. In onda ascoltiamo: “Buio di giorno” di Frah Quintale, “Baby” di Madame, “Sono un bravo ragazzo un po’ fuori di testa” di Random scelto perché “ho conosciuto Random da poco, ho fatto Marionette con lui. Mi sono innamorato di questo bravissimo ragazzo, molto carino. E’ anche un grande talento sicuramente nella scrittura, ma anche nel canto. Ha un pop così fresco, che sa di novità”, infine “Vento d’estate” di Niccolò Fabi e Max Gazzè brano del 1998, scelto perché “sono un grande fan di entrambi. Questo pezzo lo porto nel cuore già da quando ero piccolo”.

OGGI SI GIOCA A: ONLY THE BRAVE
Chissà se il gioco di oggi metterà in difficoltà Carl Brave? Sappiamo essere un romano DOC, ma conoscerà bene anche il resto del nostro Paese? Lo scopriremo con questo gioco. Se vincerà dovrà cantare “Spigoli”, taggando Radio Zeta. Se perderà, lo farà saltando sul posto come se stesse saltando la corda! Cominciamo! Se mi trovo in Puglia e chiedo un piatto di orecchiette, me le serviranno con: peperoni, costolette di maiale o cime di rapa? “Beh, le cime di rapa!” Come si chiama la zona famosa di Napoli conosciuta anche come la strada dei presepi: Via Paolo De Gasperi, Via San Gregorio Armeno, Via Gino Paoli? “Via San Gregorio Armeno!” A Milano esiste una zona nota per la presenza di cartomanti sulla strada, qual è: Navigli, Corso Como o Brera? “Brera ovviamente!” Se sono in gita a Venezia e mi sposto con il battello per visitare l’isoletta con delle case basse e colorate, sto andando a: Murano, Burano o Torcello? “ Burano!” Se mentre passeggio qualcuno mi saluta con il termine “Eia”, mi trovo in: Calabria, Trentino, Sardegna? “In Sardegna!” Se sono a Catania mi mangerò: un arancino o un’arancina? “Arancino!” Grande Carl Brave! Hai vinto a mani basse. Aspettiamo il tuo tag! Carl Brave, grazie per essere stato con noi! Ti aspettiamo presto ai microfoni di Radio Zeta!​


Carl Brave a Radio Zeta: "Tutto quello che scrivo è autobiografico anche se un po' romanzato"