04 marzo 2024, ore 09:40 , agg. alle 09:52

“Mi sono trovata in mezzo a una ondata d’odio": Chiara Ferragni rompe il silenzio. Per la prima volta, dopo la tempesta mediatica legata al Pandoro-gate e alla fine del matrimonio con Fedez, va in uno studio tv. Quello di Fazio. E si racconta senza filtri. “È un periodo un po' tosto, questi due mesi e mezzo ma la mia storia è piccola così rispetto alle tragedie del mondo", dice. "Non si è mai preparati a certi attacchi. Sicuramente la comunicazione poteva essere fatta meglio”. Chiara sa bene quanto sia potente l’impatto mediatico di quell’ospitata, da Fazio per la verità era già andata nel 2017. Ma oggi, dopo tutto il clamore mediatico, è tutt’altra cosa. Ovviamente. L’influencer per antonomasia si commuove. Ripercorre la sua grande carriera nel mondo dei social. “Li frequento da quanto avevo 15 anni”, dice. 

Chiara Ferragni da Fazio: "Con mio marito è crisi forte". Poi si difende dalle accuse
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E’ FINITA DAVVERO CON FEDEZ?

Chi pensa che la crisi con Fedez sia solo una strategia mediatica per allontanare l’attenzione dal Pandoro Gate sbaglia di grosso. La Ferragni non ci sta e dice chiaramente da Fazio che sta vivendo un momento difficile. Ma sullo sfondo resta l’inchiesta della procura di Milano: l'ipotesi è di truffa aggravata per la vicenda del pandoro Pink Christmas della Balocco, per quella delle uova di Pasqua della Dolci Preziosi e per la bambola Trudi.  “Quando senti che sei attaccata da tutte le parti... È stato difficile anche per me, che sono una persona iper-preparata e le ho vissute tante volte sulla mia pelle”, dice la Ferragni. “È bello far vedere le imperfezioni, le fragilità. Le insicurezze non vanno mai vita. In tutto quello che ho fatto c’è sempre stata buona fede. Se qualcuno ha frainteso io restituisco tutto e non faccio più operazioni di questo tipo, col senno di poi sarebbe stato meglio scollegare commerciale e beneficenza”. E poi prosegue: "Io non sono totalmente dell'idea che la beneficenza debba essere fatta solo privatamente. A volte, fatta pubblicamente può creare episodi di emulazione, può accendere un faro sulle cause sociali".


E’ INIZIATO TUTTO QUEL 15 DICEMBRE 

“Per me è iniziato tutto il 15 dicembre 2023, il giorno della sentenza dell'Antitrust. Fino a quel momento pensavo di aver fatto delle classiche mosse commerciali legate a operazioni di beneficenza, in totale buona fede”, sottolinea l’influencer. “In fase contrattuale ho chiesto venisse fatta la donazione, ci faceva piacere comunicarlo, non sono dell'idea che la beneficenza vada fatta solo privatamente, perché credo che possa creare fenomeni di emulazione. Mi è successo anche a Sanremo, del quale ho devoluto interamente il mio cachet a una associazione che aiuta le donne, e così nel Covid con la donazione di 50mila euro che abbiamo fatto sia io che Federico".