15 gennaio 2022, ore 17:30

Chi è Cibo?

Cibo, nome d’arte di Pier Paolo Spinazzè, è uno street artist veronese che ha cominciato a far parlare di sé per i suoi lavori nella provincia di Verona. Stufo dei graffiti nella sua città che raffiguravano svastiche, simboli nazisti e frasi d’odio ha deciso di coprirli con la sua arte. In che modo? Disegnandoci sopra il cibo! "Ho iniziato a disegnare cibo perché è la cosa che più accomuna gli italiani, è il simbolo per eccellenza della nostra quotidianità. L'unico popolo al mondo che mentre mangia parla di cosa ha mangiato ieri, e di cosa mangerà dopo", spiega Pier Paolo. Ricoprire questi graffiti con i suoi murales a tema gastronomico lo ha reso famoso prima a Verona, la sua città, e poi in tutta Italia, fino a essere conosciuto anche nel mondo e contare oggi 370 mila follower sui social.

La missione di Cibo è quella di sensibilizzare e “ripulire” la città da tutte queste forme di odio, usare il cibo come elemento di libertà, senza entrare nel merito della politica ma solo per dare alle città il decoro che meritano, avendole lui definite dei “grandi musei a cielo aperto”.
Il legame con il cibo non è casuale. Pier Paolo ha una profonda ammirazione per la materia e per l’Italia, che ha un grandissimo patrimonio gastronomico che a sua detta spesso non viene valorizzato in toto e diventa così per lui una grande fonte di ispirazione.


Una nuova missione per lo street artist

La missione di Cibo nell’ultimo periodo si è però ampliata. Adesso l’artista non copre soltanto i graffiti d’odio ma anche le scritte no-vax. A dichiararlo è stato proprio Cibo tramite un post su Instagram che lo ritrae mentre copre una scritta di questo tipo con il suo famoso cibo. La descrizione conferma solo quello che già si poteva intuire dal video: “Una mela al giorno toglie i no-vax di torno!”. Sono tanti i commenti sotto questo post e molti gli chiedono di recarsi nella propria città per fare un po’ di “pulizia”, altri invece non hanno risparmiato polemiche e contestazioni, lui nella maggior parte dei casi risponde che si tratta di “senso civico”.


Cibo: lo street artist veronese ora ricopre anche le scritte no vax