Cinema: addio a Maggie Smith, ci lascia la professoressa McGranitt di Harry Potter
L'interprete britannica era celebre anche per il suo ruolo in Downton Abbey e per aver preso parte a Sister Act, il film cult del 1992
Per tutti era la professoressa McGranitt di Harry Potter, severa ma dallo sguardo gentile e materno. L’attrice britannica premio Oscar Maggie Smith, leggenda del teatro e dello schermo per più di settant'anni, è morta oggi in ospedale a Londra a 89 anni. L’interprete si è conquistata il cuore del pubblico non solo grazie al maghetto con la cicatrice sulla fronte, ma anche attraverso altri ruoli. E stata Violet, la figlia di un baronetto nella serie Downton Abbey ma anche una madre superiora in Sister Act, il film cult del 1992.
IL CORDOGLIO
La notizia della scomparsa dell’attrice è stata annunciata tramite comunicato scritto dai figli e rilasciato alla BBC. "È con grande tristezza che dobbiamo annunciare la morte di Dame Maggie Smith. È morta pacificamente in ospedale questa mattina presto, venerdì 27 settembre", hanno dichiarato Chris Larkin e Toby Stephens. Sui social il suo nome è già tendenza, con milioni di fan da tutto il mondo che la ricordano con affetto e con l'utilizzo di alcune scene più iconiche.
CARRIERA E VITA PRIVATA
La Smith ha vinto due Oscar nel corso della sua carriera: per La strana voglia di Jean nel 1970 e per California Suite nel 1979. Ha ricevuto altre quattro nomination e otto premi Bafta. È stata candidata all'Oscar per Otello (1965), In viaggio con la zia (1972), Camera con vista (1985) e Gosford Park (2001). Nel corso degli anni, Maggie Smith è stata inoltre sposata due volte. Nel 1967 ha infatti pronunciato il fatidico sì con l’attore Robert Stephens, da cui ha anche avuto i due figli Chris Larkin e Toby Stephens, diventati anche loro attori. I due si sono però separati nel 1975 e lei ha così iniziato una storia d’amore con il drammaturgo Beverly Cross, con cui si è sposata ma che è scomparso all’improvviso nel 1998. Nel 2008, l’attrice aveva scoperto di avere un tumore al seno, decidendo comunque di portare avanti la sua attività cinematografica.