Colla Zio a Sanremo 2023 con la canzone "Non mi va"
La “banda” di ragazzi, amici da una vita, racconta la mutevolezza dei rapporti in "Non mi va"
NON MI VA: GENESI DEL BRANO
Si sono distinti nel gruppo delle proposte per Sanremo Giovani e sono pronti a salire sul palco dell’Ariston. I Colla Zio sono una vera e propria banda unita da una vita, che non si lascia spaventare dall’esperienza che stanno per fare: “noi cinque insieme potremmo andare anche sulla Luna”. Un legame così forte fa funzionare anche la creatività, perfettamente distribuita tra i vari membri del gruppo, che mettono loro stessi in parti uguali all’interno della loro musica. A questo proposito, "Non mi va" è una canzone nata “tra mari e monti” (le strofe sono state scritte al mare, in Liguria, mente il ritornello alla Presolana). Per i cinque è fondamentale essere equamente contenti del risultato, e per questo motivo la creazione di un brano è un processo abbastanza lungo. Per "Non mi va" sono partiti da una base comune, sulla quale ognuno di loro ha aggiunto man mano qualcosa. Complessivamente, hanno impiegato un anno, e non un anno qualsiasi: il brano è nato infatti durante l’isolamento in pandemia, momento di grande difficoltà e sofferenza per i più giovani (per alcuni dei membri del gruppo, l’anno del covid è stato l’anno dei 20 anni). Inevitabilmente, questa esperienza ha influenzato la stesura del testo. Una volta usciti, la musica ha dato occasione per sfogarsi e processare il trauma.
NON MI VA: SIGNIFICATO DEL BRANO
Ma cosa, esattamente, significa quel “non mi va”? Al di là dell’ abilità del pezzo, nella quale sperano i ragazzi del gruppo, il mix di funk e hip hip fa da sfondo al racconto dell’insicurezza e del senso di fragilità che si prova quando i rapporti cambiano, quando ci si dice “non mi va più”. I Colla Zio ne hanno parlato come di “un inno alla vita, ma partendo dalle insicurezze sul futuro e sul presente, le nostre e quelle di tutti. Parla di fragilità e dei rapporti umani con le altre persone”. Parlare di rapporti che finiscono, che cambiano senza che si riesca sempre a stare al passo con questi cambiamenti: questa è la condizione di tantissimi dopo il periodo di reclusione e solitudine vissuto negli ultimi anni. Cosa c’è di più normale, quindi, del chiedere candidamente “resta qui un’altra notte con me/resta qui un’altra notte sto male”?