21 marzo 2022, ore 20:28 , agg. alle 19:21

Nelle ultime settimane si è parlato molto di una polemica che ha coinvolto la Disney a causa di una censura applicata al nuovo film di animazione della Pixar 'Lightyear - La vera storia di Buzz (Lightyear)', la cui uscita in sala è prevista per il prossimo 17 giugno.

La pellicola, che racconta le origini di Buzz Lightyear, l'eroe di Toy Story che ha ispirato la linea di giocattoli dell'omonimo personaggio, vedrà un bacio tra due donne innamorate; bacio inizialmente censurato per volontà della Disney.

Dopo le tante polemiche susseguite a questa decisione, la Disney ha infatti deciso di fare un passo indietro e di ripristinare il bacio nel montaggio definitivo del film.


La lettera dei dipendenti Disney Lgbtqia+

L'atteso film della Pixar in arrivo questa estate racconta le origini di Buzz Lightyear e di una serie di altri piloti tra cui il personaggio femminile Hawthorne, a cui dà voce Uzo Aduba (attrice nota anche per il ruolo di Suzanne 'Occhi Pazzi' Warren nella serie televisiva ‘Orange Is the New Black’), che ha una relazione con un'altra donna.

La relazione tra le due non è mai stata messa in discussione, ma un bacio tra i due personaggi era stato rimosso.

Dopo il passo indietro della Disney, ha però fatto discutere la lettera di alcuni dipendenti Disney Lgbtqia+, che sostengono che l'affermazione del CEO sia in contrasto con quello che accadrebbe realmente. Tra le accuse c’è anche quella che i dirigenti aziendali della Disney avrebbero chiesto tagli nei film per ogni momento di affetto apertamente gay "indipendentemente dalle proteste da parte sia dei team creativi che dalla leadership esecutiva. Noi della Pixar abbiamo assistito personalmente al fatto che storie bellissime, piene di personaggi i più diversi, tornavano dai feedback aziendali Disney ridotte in briciole".

L’omosessualità nei film Pixar

Finora la Pixar ha introdotto pochissimi personaggi gay nei suoi lungometraggi animati: l'ultimo nel 2020 fu in 'Onward' in cui Lena Waithe presta la voce a una poliziotta da un occhio solo che fa riferimento alla "sua ragazza". Per una semplice frase in cui si percepisce l’omosessualità del personaggio, il film è bandito in Kuwait, Oman, Qatar e Arabia Saudita, mentre in Russia è uscito con la parola "ragazza" tradotta con un neutro "partner".

Sempre nel 2020 ricordiamo il cortometraggio della Pixar intitolato 'Out', in cui viene raccontata la storia di un uomo gay che lotta per riuscire a fare coming out con i suoi genitori.