Elden Ring Nightreign, la serie di FromSoftware cambia marcia con tante novità
Variazioni importanti per il gioco dello studio nipponico, che opera sulla struttura e sul gameplay con questo nuovo capitolo
Trovare nuove idee con cui animare lo scenario videoludico contemporaneo non dev’essere per nulla facile. Eppure guardando ad alcuni dei capolavori che sono approdati sugli scaffali negli ultimi anni viene quasi da dire “ma certo, come hanno fatto a non pensarci prima?”.
Come si suol dire, “del senno di poi sono piene le fosse”, e da appassionati del mondo dei videogiochi non ci si può che inchinare al talento dei diversi team di sviluppo, in grado di sorprendere con il proprio lavoro.
Qualcosa che negli ultimi anni è riuscito alla grande a FromSoftware, casa di sviluppo nipponica che nell’ultimo quindicennio si è imposta all’attenzione del pubblico mondiale con titoli del calibro di “Demon’s Souls” e “Dark Souls” (portando alla nascita di una parola che descrive un intero genere, i “souls-like”), “Bloodborne”, “Sekiro: shadows die twice” ed “Elden Ring”. E proprio quest’ultimo, nel 2022, ha permesso alla squadra capitanata da Hidetaka Miyazaki, di conquistare (tra gli altri riconoscimenti) l’ambitissimo titolo di “Game of the Year”.
Inutile dire che quando si è cominciato a vociferare di un possibile nuovo progetto legato al franchise le antenne dei fan si siano drizzate. Quel progetto da pochi giorni è realtà e risponde al nome di “Elden Ring Nightreign”, titolo stand alone - non c’è bisogno del gioco originale per calarsi al suo interno - che porta in dote con sé un ventaglio di interessanti novità.
ELDEN RING NIGHTREIGN, CAMBIAMENTI STRUTTURALI MA L’ANIMA RESTA LA STESSA
Una premessa – legata anche all’ultima cosa detta nel paragrafo precedente – è doverosa riguardo Elden Ring Nightreign: quando si parla di novità di fa riferimento a modifiche importanti su quella che è l’impalcatura del gameplay. Qualcosa che sicuramente apre al gioco palcoscenici più importanti in termini di pubblico mainstream, ma che al contempo potrebbe portare i puristi del franchise a storcere il naso.
Abbandonata la strada degli ambienti ampi e a perdita d’occhio da esplorare, il gioco concentra i suoi sforzi su missioni dai contorni ben definiti e ottimizzate per canalizzare l’azione nel verso stabilito dal team di sviluppo. Le spedizioni contro i nemici, gestiti dall’Intelligenza Artificiale, possono essere affrontate sia in solitaria che in modalità cooperativa con altri due compagni umani, un’opportunità interessante che apre a scenari di combattimento alternativi. Il tutto in tre giorni e tre notti (della durata condensata in un quarto d’ora) che vedrà l’alternarsi di fasi di raccolta delle risorse e di fasi dove si sarà chiamati a incrociare le lame con gli immancabili boss.
Ci si muove all’interno di aree dall’identità ben definita, con gli scenari generati proceduralmente che differiranno di volta in volta per posizionamento dei punti d’interesse e i nemici distribuiti sulla mappa. Un fattore non da poco per chi, all’interno di un videogioco, cerca il giusto grado di varietà.

L’EVOLUZIONE DEL FRANCHISE
Con Nightreign siamo di fronte a un Elden Ring, quindi ci si confronta con uno dei principali esponenti moderni degli RPG, i giochi di ruolo. Questo vuol dire costruzione dei personaggi e loro livellamento con il progredire dell’avventura.
In questa iterazione del franchise si assiste a una semplificazione votata all’apertura a un pubblico più vasto citata in precedenza. Otto personaggi tra cui scegliere il proprio, tutti fortemente caratterizzati e dalle abilità uniche cui attingere durante le battaglie. Con il “livellamento” che viene poi gestito in maniera automatica in virtù di una ricerca di maggiore fluidità nel ritmo delle partite, senza che interruzioni dettate da esigenze gestionali frammentino l’esperienza del party.
Scelte tecniche che virano di netto rispetto alla rotta tracciata dal predecessore, ma che sicuramente possono aprire a scenari interessanti e soprattutto avvicinare al genere anche chi, intimorito dalle dicerie sul conto del titolo originale (apostrofato spesso come molto complicato), non ha mai neanche provato ad approcciarvi.
Certo, ci sono numerosi elementi che spingono a porre interrogativi, tra tutti la composizione dei party con utenti casual che, con squadre non particolarmente affiatate, può vedere compromesse le missioni ancor prima di cominciarle. Nulla che però possa risultare particolarmente ostico da affrontare per FromSoftware, il cui compito sarà quello di monitorare la propria community ascoltandone i feedback per orientare al meglio il proprio lavoro di rifinitura.
Si è aperto un nuovo corso con Elden Ring Nightreign. Dove porterà è difficile dirlo, ma siamo certi che le evoluzioni degli scenari non finiranno qui e non smetteranno di sorprendere.