13 settembre 2021, ore 12:35 , agg. alle 13:11

Sorprendere. È questo che più piace fare alla Generazione Z.

Nello sport, la sorpresa nelle ultime settimane dense di avvenimenti e di trionfi arriva dal tennis. Ce la regala Emma Raducanu, 18enne britannica che alla seconda apparizione in carriera in un grande torneo diventa la nuova regina degli US Open.

Il torneo newyorkese ha da sempre un fascino particolare. Un palcoscenico da far tremare le gambe a tutti, più o meno esperti. Figurarsi a chi farà 19 anni il prossimo 13 novembre.

Eppure Emma non ha sentito il peso della sua giovane età. Anzi, ha sfruttato la sua freschezza per spiazzare tutti. Trionfare in un torneo del Grande Slam (l’insieme dei 4 tornei più importanti del circuito: Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e US Open appunto) partendo dalle qualificazioni non è cosa da poco. Anzi: nessuna tennista era mai riuscita in questa impresa. Un percorso incredibile ed emozionante quello della Raducanu, che ha vinto 20 set sui 20 giocati (cosa riuscita solo alla leggendaria Serena Williams nella storia a NY). Tradotto, ha concesso soltanto le briciole alle avversarie.

E la pressione? Inesistente, a giudicare dalle sue parole dopo il successo conquistato. “Non ne sento, ho solo 18 anni. È un sogno. In testa rivedo l’immagine di me stessa che va verso il mio box, abbracciando tutti, festeggiando”. A Wimbledon aveva già sorpreso molti addetti ai lavori, centrando gli ottavi di finale alla prima apparizione in un torneo di primissima fascia. “Ero reduce dagli esami (di maturità, n.d.r.), ho avuto tre settimane per allenarmi prima del torneo. Pensavo già che Wimbledon fosse stata un’esperienza così incredibile. Quarto round, seconda settimana, non potevo crederci. Ho pensato, ‘che grande traguardo’. Ma avevo ancora fame. Ho lavorato sodo dopo”.

Perché i sacrifici ripagano, sempre. È questo che ci insegna Emma. Insieme al fatto che a volte la lucida follia di non porsi limiti può regalarti soddisfazioni immense. Nata a Toronto da padre romeno e madre cinese, a 2 anni Emma si è trasferita in Inghilterra, il Paese che ormai identifica come ‘casa’. Dopo la vittoria ha ricevuto i complimenti dalla Regina Elisabetta in persona. Un’emozione potenzialmente più grande del successo a New York.

Lei che è diventata la prima tennista inglese a trionfare in 44 anni agli US Open però ora non vuole fermarsi. Sarebbe impossibile anche solo immaginarlo. Con tre settimane di tennis ai limiti della perfezione è passata dal numero 150 al 23 della classifica WTP. E vede nel suo percorso qualcosa di importante per questo sport: “Questa finale mostra il futuro del tennis femminile. Dimostra anche che la profondità di questo sport è grandissima, ogni giocatrice in tabellone ha una possibilità di vincere il titolo in ogni torneo”.

Il futuro potrebbe essere suo, il presente lo è già.