Emmy Awards 2021, super trionfo per “The Crown” e “Ted Lasso”, sono loro le migliori serie tv dell’anno

La serie tv di Peter Morgan sulla famiglia reale britannica e quella di Jason Sudeikis hanno conquistato gli Emmy 2021. Successo anche per “La regina degli scacchi” come miglior miniserie

L’evento

Come da pronostici, "The Crown", "Ted Lasso" e "La regina degli scacchi" hanno trionfato agli Emmy 2021. Le star della tv e, in questo caso delle serie tv più amate e seguite sono tornate a sfilare sul tappeto rosso dopo lo stop dello scorso anno a causa della pandemia che aveva inevitabilmente costretto tutti a celebrare l'evento da casa. La cerimonia di premiazione degli Oscar della televisione a Los Angeles, condotta dal comico Cedric The Enternainer, si è svolta finalmente con un evento in presenza, seppure ridotto, dopo l'edizione virtuale dello scorso anno; uno show più intimo rispetto a quello a cui eravamo abituati; non più 7000 spettatori ma un tendone allestito con tavoli in stile Golden Globe alla presenza dei candidati, tutti rigorosamente vaccinati e tamponati.

The Crown

Giunta alla quarta stagione, "The Crown" è decisamente la serie drammatica dell'anno. Si è infatti aggiudicata otto premi in tutto: quello per la miglior regia a Jessica Hobbs, quello per la miglior sceneggiatura a Peter Morgan, quello per la miglior attrice non protagonista a Gillian Anderson nei panni di Margareth Thatcher e quello per il miglior attore non protagonista a Tobias Menzies che nella serie interpreta il Principe Filippo. Ma non finisce qui. Altro premio conseguito è quello alla miglior attrice per una serie drammatica a Olivia Colman, che interpreta Elisabetta II, e all'attore protagonista Josh O'Connor che interpreta il giovane principe Carlo. A questi, infine, si aggiunge il premio per il miglior casting, già assegnato nei giorni scorsi a Robert Sterne.

Netflix arriva così a conquistare sul fronte dei riconoscimenti quello per cui ha lavorato in tutti questi anni; oltre ai premi per la serie “The Crown”, infatti, alla piattaforma sono andati anche i riconoscimenti per la serie “La regina degli scacchi” e per quella su Halston.


Ted Lasso

Quattro premi vinti anche dalla serie tv/commedia dell'anno "Ted Lasso", a cui è andato l'Emmy per la miglior serie comica oltre ai tre premi conseguiti dai suoi interpreti: Brett Goldstei, che ha vinto il premio come miglior attore non protagonista, Hannah Waddingham, anche lei premiata come miglior attrice non protagonista e Jason Sudeikis (che della serie è sceneggiatore e produttore e che con il personaggio dell'allenatore americano di football ha conquistato pubblico e critica), premiato come miglior attore protagonista.

La regina degli scacchi

Undici i premi per la miniserie dell'anno "La regina degli scacchi", a partire dalla miglior miniserie dell'anno. La serie racconta la storia dell'orfana Beth Harmon, che scopre la sua passione e abilità per la scacchiera nel seminterrato dell'istituto dove vive e trasforma la lotta contro i suoi personali demoni, le dipendenze, le relazioni, in una gara con i più grandi scacchisti del mondo, sullo sfondo di una società, quella degli Usa anni sessanta, dominata dal maschilismo in ogni ambiente, anche quello degli scacchi.

Infine, va a Ewan Mc Gregor il premio come miglior attore protagonista in una miniserie per il suo ruolo in "Halston", dove interpreta lo stilista americano diventato famoso a livello internazionale negli anni '70 in un mondo, quello dell'alta moda, che non fa sconti a nessuno.


Le sconfitte

Se per qualcuno è stato un successo, per qualcun altro la serata è stata una sconfitta. Tra le serie che avevano ricevuto più nomination e sono tornate invece a casa a mani vuote c'è sicuramente "The Handmaid's Tale", arrivata alla quarta stagione. La serie distopica tratta dal romanzo di Margaret Atwood “Il racconto dell'ancella”, pur avendo ben 21 nomination, ha collezionato un record al contrario non vincendo nulla. Delusione anche per le due serie Disney: "WandaVision" non ha infatti vinto in nessuna delle categorie principali nonostante 23 nomination, mentre "Mandalorian", la serie dal mondo di Star Wars, si consola ma solo grazie ai premi tecnici già assegnati tra cui migliori effetti speciali, miglior stunt e miglior colonna sonora. Nessun riconoscimento neppure a Michael K. Williams, l'attore di "The Wire", candidato per "Lovecraft Country" e trovato morto il 6 settembre. La serie horror ambientata nell'America razzista anni cinquanta aveva 18 nomination ma ha portato a casa solamente due premi.

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