15 agosto 2023, ore 14:59

Enrico Vanzina fa una proposta al Governo: "Se fossi Ministro..."

La Generazione Zeta ama i film di Enrico Vanzina. Le sue commedie, uniche e intramontabili, vanno a ruba anche tra i giovanissimi.  Ora Vanzina,  in una lunga intervista a Open - ripresa anche da Dagospia - lancia una proposta al Governo. «Se fossi ministro, metterei qualche lezione in meno sui Promessi sposi e una volta alla settimana la proiezione di un film di commedia italiana per capire chi siamo e da dove veniamo. La commedia italiana –aggiunge – ha raccontato tutto in anticipo». E ricorda poi il riconoscimento ricevuto al Quirinale: «Quando Mattarella mi ha ricevuto per il David mi ha detto: “Finalmente un riconoscimento alla commedia di questo Paese”. Per me è stata una grande vittoria di Steno, Risi, tutti quanti…».

I FILM CULT DI ENRICO VANZINA

Cosa ne pensano i ragazzi? Sui social non mancano i commenti. Tra l'altro Vanzina, che insieme a suo fratello Carlo (scomparso di recente) ha scritto la storia del cinema italiano, sta spopolando anche sui social: su Instagram è molto attivo con Instagram Stories e Ask question, che piacciono molto ai ragazzi. E non solo.  

Qualche giorno fa è stato celebrato un altro film cult del cinema italiano, sempre firmato Vanzina. Si tratta di Sapore di Sale, ambientato a La Capannina di Forte dei marmi nell'estate del 1964 (alcune scene, come racconta Tv sorrisi e canzoni, per questioni di budget sono state girate a Fregene). Quella pellicola ha 40 anni, ma resta sempre attuale. 

I FILM DI VANZINA A SCUOLA?

"Commedia all'italiana a scuola, la sinistra fu miope", dice ancora Vanzina nell'intervista. Sicuramente per migliaia e migliaia di studenti potrebbe essere un sogno assistere all'ingresso a scuola dei film di Vanzina. Un sogno che potrebbe avverarsi. cosa risponderà il ministro dell'istruzione Giuseppe Valditara? Per adesso silenzio assoluto. 

Vanzina è protagonista anche di una riflessione politica nel corso dell'intervista del giornalista Stefano Zurlo e Gianni Canova (Rettore dello Iulm)."Io sono liberale, né di destra né di sinistra, non ne faccio una questione ideologica ma storica", ha sottolineato, ricordando che "una critica militante di sinistra demonizzò gli anni '80, quelli di Craxi, Berlusconi, Reagan, della Thatcher. Sono considerati gli anni stupidi, edonistici, superficiali. All'interno del Pci iniziò un dibattito perché solo alcune voci, dissidenti, dicevano: questi film popolari, come Sapore di mare, piacciono al popolo, perché dobbiamo sostenere solo quelli dei Festival? Questo dibattito non si è mai chiuso", conclude.