05 giugno 2025, ore 15:40

Alberto Sordi, Anna Magnani, Federico Fellini, Claudia Cardinale. Attori e registi che, attraverso la loro arte, hanno ridisegnato la cultura italiana e, soprattutto, hanno aiutato intere generazioni a comprendere i vizi e le virtù degli italiani alle prese con le svolte storiche del 900. Il cinema è sempre stato uno strumento essenziale per comprendere la società e la storia del nostro paese. Ridendo e scherzando alcuni titoli hanno anche contribuito alla formazione di un vero e proprio pensiero critico. Sembra scontato, quindi, che la storia della nostra cinematografia passi anche nei programmi delle scuole.

Enrico Vanzina: “Il cinema italiano venga insegnato nelle scuole”. Ecco la proposta dello sceneggiatore
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CINEMA A SCUOLA, VEICOLARE LA NOSTRA IDENTITÀ CON IL SORRISO

Storia, geografia e Cinema. È la proposta di Enrico Vanzina, sceneggiatore, produttore e regista che, durante l'incontro con Marco Risi nella seconda giornata dedicata al Festival Internazionale del Cinema Pompei, ha avanzato con forza e determinazione. "Togliere dai programmi scolastici un po' di 'Promessi sposi' per inserire un'ora di studio del cinema italiano e della commedia all'italiana che con i grandi registi ha veicolato la nostra identità con il sorriso".

Al momento dal Ministero dell’Istruzione nessuno si è pronunciato a riguardo. Chissà se magari, con l’approssimarsi dell’esame di Maturità, non venga in mente di inserire tra le tracce anche una riflessione sulla settima arte e su qualche film in particolare. Proprio quest’anno cadono gli 80 anni dall’uscita di “Roma Città aperta”, film diretto da Roberto Rossellini diventato negli anni un vero e proprio manifesto del Neorealismo italiano.


Un bel dibattito quello del Festival Internazionale del Cinema Pompei, che ha visto coinvolti studenti e addetti ai lavori del cinema che hanno approfittato dell’occasione per scambiarsi opinioni e suggestioni.