06 maggio 2021, ore 17:42 , agg. alle 17:54

Sono stati nostri ospiti lo scorso Gennaio (ne abbiamo parlato qui) ed oggi sono tornati con un nuovo singolo: sono gli Eugenio in Via Di Gioia i nostri ospiti in Collettivo Zeta!
Cominciamo l’intervista parlando di una splendida iniziativa solidale. “Si, c’è una t-shirt su cui c’è scritto ‘non vedo l’ora di abbracciarti’ che quindi parla della canzone, ma ovviamente c’è un secondo significato legato all’idea di abbraccio che in questo caso è metaforico. Abbiamo voluto dedicare questa maglietta a tutti i ragazzi delle scuole medie e superiori che in questi mesi hanno trovato difficoltà a collegarsi e a ricevere un’istruzione adeguata perché magari non avevano gli strumenti a disposizione per seguire la didattica a distanza. Questi strumenti tecnologici cerchiamo di ridistribuirli a questi ragazzi attraverso l’acquisto di questa maglietta: abbiamo già consegnato i primi dieci dispositivi a dei ragazzi di Torino, abbiamo suonato con loro e ritrovato un po’ di contatto. Una cosa che ci è rimasta impressa è che i ragazzi, quando gli abbiamo chiesto quale canzone volessero ascoltare, ci hanno detto che ne volevano una arrabbiata: una richiesta per noi inusuale. Alla fine abbiamo cantato ‘Selezione naturale’, scritta insieme a Willie Peyote. L’hashtag da seguire per questa vicenda è #bearainbowmaker, che in qualche modo vuole significare ‘sii l’arcobaleno per qualcun altro’, il messaggio che abbiamo lanciato”.
Perché tra le tante problematiche, avete scelto di abbracciare proprio questa? “Siamo stati in diverse scuole in questi mesi e sono stati proprio i ragazzi a dirci che stavano subendo in modo pesante questa distanza, ma noi non ce ne siamo resi conto subito”.



“Non vedo l’ora di abbracciarti”: il nuovo singolo degli Eugenio in Via Di Gioia

Fuori il 9 Aprile, “Non vedo l’ora di abbracciarti” è il nuovo singolo degli Eugenio in Via Di Gioia

Chi volete abbracciare in questo momento? “Tantissime persone. I nostri familiari, due di noi sono fuori sede, quindi non vediamo l’ora. Vogliamo abbracciare i nostri fan”.
È una canzone che avete definito dolce. “Si, questa pandemia ci ha reso un po’ più emotivi: questa cosa verrà scalzata completamente con l’uscita del disco, perché all’interno ci saranno delle canzoni molto cerebrali”.

Il testo di “Non vedo l’ora di abbracciarti”

Il testo è nato in poco tempo. “Si, è stato scritto di getto. Io (nb. Eugenio) ero a casa da solo sul mio divano, non ero con nessuno, allora mi son detto che avrei voluto abbracciare qualcuno, così ho abbracciato la mia chitarra. Ho detto di getto quello che pensavo e quelle parole sono rimaste praticamente identiche, la canzone l’abbiamo registrata in pochissimo tempo nello stesso posto in cui abbiamo realizzato sia il videoclip che l’arrangiamento”.
Come è stato realizzare un singolo in così poco tempo a livello tecnico? “Non si dorme la notte, neanche le notti prima. Avevamo questa bozza che abbiamo arrangiato per quello che potevamo: avevamo due giorni per arrangiare la canzone e realizzare il videoclip. Avevamo un’organizzazione millimetrica con la sequenza di azioni che dovevamo fare in tutta la giornata”.



Le domande dei fan agli Eugenio in Via Di Gioia

Ecco le domande che i fan hanno fatto agli Eugenio in Via Di Gioia tramite il nostro profilo Instagram ufficiale @radiozetaof.
Quando tornerete Live? “Siamo messi un po’ male. Suono per strada un giorno ogni due, in realtà non ho mai smesso di suonare, ma non posso dire a nessuno di venirmi a sentire per strada. Quest’estate chissà, vedremo. Lo streaming? Per noi non è una soluzione, più che altro perché siamo nati con un contatto fisico con le persone, ma può essere un’alternativa”.
@alice_danese: siete sempre vicini ai problemi sociali. Come mai ci tenete così tanto come band? “Noi abbiamo questa vocazione che credo non sia solo musicale, ma proprio il saper creare qualcosa di comune. Non potremmo vivere senza concerti, non potremmo esistere senza il pubblico: non per esigenza egocentrica, ma perché sentiamo il bisogno di creare socialità”.
Cosa ci dite sull’album? “Vorremmo farlo uscire quando potremo abbracciarci di nuovo, chissà quando. In ogni caso non siamo fermi”.

Giochiamo a “ci abbracceremo” con gli Eugenio in Via Di Gioia

È arrivato il momento del gioco! Diego Zappone e Simone Palmieri hanno chiesto agli Eugenio in Via Di Gioia di rispondere ad alcune domande che riguardano gli abbracci.
Quale calciatore non abbracceresti mai? “Wow… Maresca. Lui in un derby Toro-Juve fece un brutto gesto con le mani contro il Toro, da lì ho scelto questa cosa”.
Quanto è durato il tuo abbraccio più lungo? “Non ne ho idea, però ce ne sono due o tre che son durati almeno una quarantina di secondi”.
Chi proprio non riusciresti ad abbracciare nella vita? “Caspita, mi fate dire un’altra cosa brutta. Trump, forse”.
Stringi o molli quando abbracci? “Si stringe, non si lascia mai! Anzi. Però bisogna sapersi tarare: andare sicuri ma senza forzare”.
Quale donna dello spettacolo abbracceresti per almeno due minuti? “Ci devo pensare. Sabrina Ferilli”.
Serpente o Iguana, chi abbracceresti prima? “Iguana”.
Hai mai abbracciato un albero? “Si, l’ho fatto per scherzo con i nostri amici. Qui vicino a Torino, c’è un albero che ha la forma di un essere umano e se vuoi abbracciarlo ci finisci dentro”.

La canzone della tua vita

Alla fine di ogni canzone, gli ospiti di Collettivo Zeta scelgono una canzone che rappresenti la loro vita.
Gli Eugenio in Via Di Gioia hanno scelto “Poetica” di Cesare Cremonini.
Perché? “Ne abbiamo parlato tutti insieme prima di scegliere, non ricordavo che questa canzone finisse con la parola ‘abbracciami’, sembra uno strano gioco del destino. Pazzesco questo giro di batteria, quando entra tutto distorto è molto poetica”.
Grazie Eugenio in Via Di Gioia per essere stati con noi! Vi aspettiamo presto nei nostri studi!



Eugenio in Via Di Gioia a Radio Zeta: una canzone e una T-Shirt per un progetto solidale