Film Independent Spirit Awards 2023: Incetta di premi per Everything Everywhere All At Once

Ad una settimana esatta dagli Oscar 2023, i premi del cinema indipendente confermano alcuni pronostici
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Prove generali per gli Oscar 2023. Si potrebbe sintetizzare così la cerimonia di premiazione del Film Independent Spirit Award 2023, ossia il riconoscimento che a partire dal 1986 viene assegnato annualmente per sostenere e promuovere il cinema indipendente. I film candidabili devono essere prodotti negli Stati Uniti con un budget inferiore ai 30 milioni di dollari e sono votati da oltre 6.000 membri dell’associazione Film Independent.

Come spesso accade, questi premi finiscono inevitabilmente per influenzare il parere degli Academy Award, soprattutto se come in questo caso, le votazioni sono ancora in corso. Nel 2021 per esempio "Nomadland" vinse entrambi i premi. E quest’anno, almeno secondo gli analisti, le strade degli Spirit e degli Oscar potrebbero incontrarsi ancora. Vediamo bene nel dettaglio i principali premi assegnati questa notte.


EVERYTHING EVERYWHERE ALL AT ONCE PIGLIA TUTTO

Delle otto nomination che aveva ottenuto, Everything Everywhere All At Once vince ben 7 premi, aggiudicandosi soprattutto quello come miglior film indipendente dell’anno. Un risultato scontato che conferma il trend positivo della pellicola diretta dai Daniels, che stando ai pronostici potrebbe trionfare anche nella notte degli Oscar 2023. Il film ha portato a casa anche il premio come miglior attore non protagonista a Ke Huy Quan, miglior sceneggiatura, miglior montaggio, miglior interpretazione d’esordio a Stephenie Hsu, miglior regia e migliore interpretazione a Michelle Yeoh.




SPIRIT AWARDS 2023, LE MIGLIORI SERIE INDIPENDENTI

Sul versante della serialità televisiva, il premio come miglior serie di finzione se lo aggiudica “The Bear”, mentre vince il premio come miglior docuserie “The Rehearsal”. I migliori attori sono Quinta Brunson, per il ruolo da protagonista nella serie “Abbott Elementary” e Ayo Edebiri per il ruolo da non protagonista in “The Bear”. Gli Spirit Award non fanno distinzione di categoria tra attori e attrici.


Cosa succederà agli Oscar 2023? I pronostici di questi giorni saranno confermati? Per avere delle risposte a tutte queste domande l’appuntamento è per la notte tra domenica 12 e lunedì 13 (ora italiana) con la notte più prestigiosa del cinema. 


Ecco tutti i vincitori e i candidati del Film Independent Spirit Award 2023


Miglior Film

“Bones and All”

“Everything Everywhere All at Once”

“Our Father, the Devil”

“TÁR”

“Women Talking”


Miglior Regista

Todd Field, “TÁR”

Kogonada, “After Yang”

Daniel Kwan and Daniel Scheinert, “Everything Everywhere All at Once”

Sarah Polley, “Women Talking”

Halina Reijn, “Bodies Bodies Bodies”


Miglior film d’esordio

“Aftersun”

“Emily the Criminal”

“The Inspection”

“Murina”

“Palm Trees and Power Lines”


Migliore interpretazione da protagonista

Cate Blanchett, “TÁR”

Dale Dickey, “A Love Song”

Mia Goth, “Pearl”

Regina Hall, “Honk for Jesus, Save Your Soul”

Paul Mescal, “Aftersun”

Aubrey Plaza, “Emily the Criminal”

Jeremy Pope, “The Inspection”

Taylor Russell, “Bones and All”

Andrea Riseborough, “To Leslie”

Michelle Yeoh, “Everything Everywhere All at Once”


Migliore interpretazione da non protagonista

Jamie Lee Curtis, “Everything Everywhere All at Once”

Brian Tyree Henry, “Causeway”

Nina Hoss, “TÁR”

Brian d’Arcy James, “The Cathedral”

Ke Huy Quan, “Everything Everywhere All at Once”

Trevante Rhodes, “Bruiser”

Theo Rossi, “Emily the Criminal”

Mark Rylance, “Bones and All”

Jonathan Tucker, “Palm Trees and Power Lines”

Gabrielle Union, “The Inspection”


Miglior interpretazione d’esordio

Frankie Corio, “Aftersun”

Gracija Filipović, “Murina”

Stephanie Hsu, “Everything Everywhere All at Once”

Lily McInerny, “Palm Trees and Power Lines”

Daniel Zolghadri, “Funny Pages”


Miglior sceneggiatura

“After Yang”

“Catherine Called Birdy”

“Everything Everywhere All at Once”

“TÁR”

“Women Talking”


Miglior prima sceneggiatura

“Bodies Bodies Bodies”

“Emergency”

“Emily the Criminal”

“Fire Island”

“Palm Trees and Power Lines”


Miglior fotografia

“Aftersun”

“Murina”

“Neptune Frost”

“Pearl”

“TÁR”


Miglior montaggio

“Aftersun”

“The Cathedral”

“Everything Everywhere All at Once”

“Marcel the Shell with Shoes On”

“TÁR”


Robert Altman Award

“Women Talking”


Miglior documentario

“A House Made of Splinters”

“All That Breathes”

“All the Beauty and the Bloodshed”

“Midwives”

“Riotsville USA”


Miglior film internazionale

“Corsage”

“Joyland”

“Leonor Will Never Die”

“Return to Soul”

“Saint Omer”


Premio “someone to watch”

Adamma Ebo, “Honk for Jesus, Save Your Soul”

Nikyatu Jusu, “Nanny”

Araceli Lemos, “Holy Emy”


Premio Truer Than Fiction

Isabel Castro, “Mija”

Reid Davenport, “I Didn’t See You There”

Rebeca Huntt, “Beba (Bayba)”


Premio John Cassavetes

“The African Desperate”

“A Love Song”

“The Cathedral”

“Holy Emy”

“Something in the Dirt”


Premio ai produttori

Liz Cardenas

Tory Lenosky

David Grove Churchill Viste


Miglior nuova serie di finzione

“The Bear”

“Pachinko”

“The Porter”

“Severance”

“Station Eleven”


Miglior serie non di finzione o documentario

“Children of the Underground”

“Mind Over Murder”

“Pepsi, Where’s My Jet?”

“The Rehearsal”

“We Need to Talk About Cosby”


Migliore interpretazione in una serie di finzione

Aml Ameen, “The Porter”

Mohammed Amer, “Mo”

Quinta Brunson, “Abbott Elementary”

Bridget Everett, “Somebody Somewhere”

KaMillion, “Rap Sh!t”

Melanie Lynskey, “Yellowjackets”

Himesh Patel, “Station Eleven”

Sue Ann Pien, “As We See It”

Adam Scott, “Severance”

Ben Whishaw, “This Is Going to Hurt”


Migliore interpretazione non protagonista in una serie di finzione

Danielle Deadwyler, “Station Eleven”

Ayo Edebiri, “The Bear”

Jeff Hiller, “Somebody Somewhere”

Gbemisola Ikumelo, “A League of Their Own” (I think?)

Janelle James, “Abbott Elementary”

Ebon Moss-Bachrach, “The Bear”

Frank Quiñones, “The Fool”

Sheryl Lee Ralph, “Abbott Elementary”

Molly Shannon, “I Love That for You”

Tramell Tillman, “Severance”


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