14 agosto 2021, ore 12:30
  agg. 08 settembre 2021, ore 08:10

Britney finalmente libera

È arrivata la svolta nella battaglia legale tra Britney Spears e il padre, Jaime Spears. Dopo 13 anni di “conservatorship” – lo strumento cui si ricorre per la tutela degli affari finanziari e/o della vita quotidiana di un’altra persona, dovuta a un’incapacità da parte di quest’ultima di prendersi cura di sé stessa – il padre ha dichiarato che, “quando sarà il momento”, si farà da parte.

La novità era tanto attesa quanto insperata: negli ultimi mesi infatti le vicende giudiziarie intorno al caso non avevano fatto ben sperare per la cantante. A giugno Britney aveva parlato per la prima volta in tribunale, denunciando le inumane condizioni di vita cui era obbligata: nel descrivere la sua vita, la cantante si era paragonata a una vittima di traffico sessuale. Nonostante avesse dichiarato di provare paura per il padre, il giudice si era mostrato fermo nel declinare la sua richiesta di porre un termine alla tutela paterna. Una piccola conquista però l’aveva ottenuta: la possibilità di cambiare avvocato, dopo le dimissioni del legale scelto dalla Corte. La decisione della Spears è ricaduta su Matthew Rosengart.

Ed è proprio Rosengart a celebrare adesso come una enorme vittoria l’intenzione di Jaime di allentare il controllo sulla figlia. Nonostante si tratti di una grande conquista, il cambiamento non avverrà da un giorno all’altro. Pur avendo Mr Spears dichiarato la propria volontà di mollare le redini sulla vita di Britney, nel documento presentato alla Corte Superiore di Los Angeles non vi è menzione riguardo alle tempistiche. Nel rapporto si apprende infatti che, prima di abbandonare il suo ruolo, Jaime dovrà prima concludere determinati affari. “Quando queste questioni saranno sistemate, Mr Spears si farà da parte. Per il momento non ci sono circostanze urgenti a giustificarne l’immediata sospensione”, si legge nel documento.



#FreeBritney

Una vittoria per la star trentanovenne, che dopo 13 anni può tirare un sospiro di sollievo. Il merito, oltre al suo legale, va sicuramente ai suoi fan che in tutto il mondo l’hanno supportata. In primis attraverso il movimento Free Britney, nato con un hashtag online due anni fa. I seguaci della cantante si sono inoltre riuniti più volte davanti al tribunale di Los Angeles.

Pare che i loro sforzi non siano caduti nel vuoto: la pressione dell’opinione pubblica - rinforzatasi anche dopo l’uscita nel febbraio 2021 del documentario prodotto dal New York Times, “Framing Britney Spears” - ha infatti avuto un ruolo determinante in questa svolta. L’avvocato di Mr Spears ha infatti citato il “voler porre termine alla battaglia pubblica contro la figlia” come motivo della svolta.

Una vicenda che si avvia alla sua conclusione, ma di cui sentiremo parlare ancora per un po’, almeno fino a quando non arriverà la data ufficiale del passaggio di testimone. “Mr Spears intende lavorare con il tribunale e con il nuovo avvocato della figlia per preparare una transizione ordinata verso un nuovo tutore, come già stava facendo con l’avvocato precedente. […] il signor Spears continuerà a fare il suo lavoro diligentemente e non sarà sospeso o rimosso, certamente non sulla base di false accuse”. #FreeBritney, con la speranza di scriverlo per l’ultima volta.