Generazione Z e olimpiadi: i giovanissimi e la cultura street e urban al centro del cambiamento

Skate, Surf, Arrampicata, Bmx Freestyle e Basket 3v3: i giochi olimpici 2020 appartengono ai giovani che, pronti al cambiamento, rivoluzionano anche il mondo sportivo

I giovani sono da sempre il motore del cambiamento e dell’innovazione, non solo in ambito sociale, ma anche in ambito sportivo. Questo è ciò che si è visto soprattutto alle Olimpiadi di Tokyo 2020, definite anche Olimpiadi azzurre perché ricche di soddisfazioni per l’Italia. Insieme alle discipline sportive classiche, abbiamo visto anche tante discipline emergenti, nuove e particolari che fino a poco tempo fa erano tipiche dello stile di vita urban.

Lo spirito street e urban nello sport

La cultura urban è avvolgente e uniforme per i tanti ragazzi che vi si riconoscono.
Parte dalla musica fino ad arrivare allo stile nel vestiario. Tocca i luoghi della città che i giovani frequentano, le mete di viaggio agognate dai teenager e ovviamente lo sport.
Il comitato Olimpico internazionale (CIO) aveva da tempo sottolineato come Tokyo 2020 segnasse “un passo storico nel portare i giochi ai giovani e nel riflettere l’urbanizzazione dello sport”. Sono state così inserite numerose nuove discipline capaci di attirare l’interesse dei giovani cresciuti nel boom di questi sport, ottenendo di conseguenza anche l’aumento delle condivisioni online sulle piattaforme social.

Le discipline esordienti

Arrampicata, Bmx Freestyle, Basket 3v3, Skateboard e Surf: questo è l’elenco delle nuove discipline che sono sotto la luce della ribalta. La vena street e urban è molto marcata in particolare nello Skateboard, che ha visto i giovanissimi partecipanti competere in 2 diverse categorie: Street e Park, in cui il primo imita un ambiente stradale mentre il secondo è costituito da una rampa classica.

La forza della Generazione Z

Prendendo in esame lo Skateboard, le vittorie nella categoria Park femminile appartengono solo ad atlete under 25. L’oro è stato vinto dalla diciannovenne Sakura Yosozumi, giapponese. L’argento è andato alla dodicenne nipponica Korona Hiraki mentre il bronzo alla tredicenne Sky Brown, la più giovane atleta ad aver rappresentato la Gran Bretagna ai Giochi Olimpici.
Anche nella categoria Street l’età media è di 16 anni e mezzo tra tutti gli atleti saliti al podio.


Il fenomeno Sky Brown

I giovanissimi al centro delle gare provvedono anche a documentare i giochi sui loro account social. E’ ciò che è successo con Sky Brown, 13 anni, bronzo nello Skate categoria Park. Arrivando ad un numero di seguaci su Instagram pari a 1,3 milioni, ha documentato e filmato tutta la sua avventura olimpica, dalla fase di qualificazione alle medaglie. Non solo Olimpiadi però: la giovane atleta ha recentemente caricato un video su Instagram in cui dà lezioni di skateboard al noto cantante Yungblud. Il filmato, pubblicato anche sul canale ufficiale del comitato olimpico, fa parte della serie “From The Top”, prodotta da Elthon John: “una serie crossover di musica e sport che confronta atleti e musicisti parlando delle similitudini dei loro percorsi verso la vetta”.


A Tokyo 2020 la generazione Z ha dimostrato a tutti la propria voglia di emergere, il desiderio di novità e di innovazione e il bisogno di riconoscimento da parte della società, operando una piccola rivoluzione all’interno del sistema sportivo.

Tags