12 febbraio 2022, ore 06:00

Rischi informatici e attacchi cyber, sono queste le tematiche principali delle nuove ricerche tecnologiche. Arrivati alla 19esima edizione del Safer internet Day, la giornata mondiale per la sicurezza in Rete istituita dalla Commissione Europea, la ricerca del blog Changes (che fa riferimento al gruppo Unipol) ha scoperto le carte in tavola per quanto riguarda la tematica “rischi informatici”. Ci si focalizza soprattutto sulle vittime più numerose che hanno subito questo genere di attacchi. Secondo le ricerche, le violazioni colpiscono soprattutto la Generazione Z: quella generazione di giovani cosiddetti “nativi digitali” che passano molto tempo sui social Network, internet e piattaforme informatiche. Meno colpite sono la generazione X, i Millennials e i Baby Boomers. Questo è uno dei risultati più significativi della ricerca, che mira a far capire ai lettori l’importanza della difesa e dell’attenzione sui social.

I più colpiti sono i giovani

La ricerca, basata su un campione della popolazione compreso tra i 16 e i 74 anni, ha calcolato che sono almeno 10 milioni i cittadini che hanno subito almeno un attacco informatico diretto. Tuttavia questi attacchi, secondo l’analisi dettagliata della ricerca, decrescono con l’aumentare dell’età. I baby Boomers per esempio hanno ammesso di avere un alto livello di attenzione nell’utilizzo dei Social, riuscendo così ad evitare intrusioni e violazioni informatiche generali.

La classifica dei rischi

Per poterci difendere da minacce simili è utile conoscere in primis di quali argomenti stiamo parlando. La classifica dei rischi viene allora in nostro aiuto. Nella navigazione web, al vertice, troviamo il furto di identità. Al secondo posto c’è la clonazione della carta di credito seguita poi dall’utilizzo dei dati personali per scopi segreti e dalla violazione della privacy. In questo scenario di rischi digitali, reali e non, troviamo anche la diffusione non autorizzata di fotografie personali, rischio molto sentito dai giovani sui social. Profili fake, furti d’immagine sono, purtroppo, solo la punta dell’iceberg di ciò che dovrebbe invece essere un utilizzo consapevole e responsabile del web. Si parla anche di rischi nell’ambito dell’e-commerce e nell’ambito dei pagamenti online: il 77% degli italiani li ritiene sicuri e l’11% molto sicuri.


Cyberbullismo, un problema ancora trascurato

Un dato altrettanto significativo, soprattutto nell’ottica dei giovani, è il cyberbullismo. Questo dato, nelle analisi, ha avuto un risultato negativo. A quanto pare, un rischio del genere viene ancora sottovalutato dagli adulti e dai cosiddetti Millennials. Il bullismo sui social infatti, viene percepito come un problema solo dal 37% della popolazione, un dato grave che ci fa capire come alcuni rischi vadano ancora approfonditi. Si parla allora di percezioni diverse a confronto tra le varie generazioni. Pericoli e rischi sono sempre in agguato. La miglior difesa allora qual è? Sicuramente un uso più consapevole e responsabile del web e della condivisione, per arrivare ad un futuro più sicuro possibile.


Generazione Z e Social: ecco chi sono i più colpiti dai rischi informatici del nuovo millennio