Generazione Z, teatro e cultura: i giovani alla scoperta della nuova drammaturgia

Un pubblico giovane ed entusiasta: questo autunno la generazione Z è invitata al teatro Aretino di Arezzo con un’iniziativa che apre al nuovo concetto di drammaturgia

La gioia del tornare a vedere i teatri pieni dopo un periodo complesso e difficile di pandemia e la gioia di condividere insieme un momento di cultura, soprattutto con i giovani. Sono questi gli obiettivi principali della nuova iniziativa presentata il 16 novembre nella città di Arezzo dal direttore della Fondazione Guido d’Arezzo e da Massimo Ferri e Luca Roccia Baldini, per Officine della cultura. “Un incontro con i giovani”: viene così presentato l’evento “Z generation meets Theatre”, che prevede il dialogo con la generazione Z attraverso la straordinaria forma del teatro, tra ironia, consapevolezza e vitalità artistica. L’edizione 2021 di “Z generation meets theatre” oltre agli spettacoli sarà accompagnata dall’originale laboratorio “Spettatori” proposto in collaborazione con la Libera Accademia del teatro. Una grande e interessante possibilità per avvicinarsi quindi alla materia teatrale tra personaggi, parole del testo e spettatori più consapevoli.

Le tematiche principali

Massimo Ferri, presidente di Officine della Cultura, ha già introdotto le tematiche principali dell’iniziativa: “Il tempo, la memoria, gli stereotipi di genere e i danni di una lettura nozionistica della storia, la Resistenza, gli angeli e i demoni di una generazione esclusa”. Quest’ultima frase in particolare è riferita alla categoria di giovani under 30: i temi affrontati, infatti, sono gli stessi che vengono discussi spesso dai ragazzi di quest’età con una fervente e tagliente ironia. Un grande impegno è presente anche da un punto di vista economico: dopo le tante difficoltà tecniche nei mesi di pandemia, per dimostrare l’avvicinamento alle nuove generazioni, il biglietto avrà una speciale riduzione per tutti i partecipanti under 30.

Tre giorni di spettacoli

L’appuntamento inaugurale sarà sabato 20 novembre alle ore 21.15 con lo spettacolo “L’eco della falena”, un racconto sulla ricerca del tempo come ricordo, come memoria felice dell’infanzia e come memoria traumatica. Domenica 21 novembre, sempre alle 21.15, protagonista della scena sarà lo spettacolo “Farsi fuori”, un viaggio attraverso i duri stereotipi della maternità e la difficoltà delle donne di scegliere in circostanze complesse e particolari a livello psicologico. Infine, lunedì 22 novembre, l’artista Marta Cuscunà porterà al teatro “È bello vivere liberi, un progetto di teatro civile per un’attrice, cinque burattini e un pupazzo”. Al termine di questi tre giorni tra arte, creatività e nuovi concetti di drammaturgia ci sarà un evento finale che avrà luogo il 3 dicembre con lo spettacolo conclusivo “Apocalisse tascabile”, evento cui assisteranno anche gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado proprio nella speciale edizione di “Z generation meets Theatre” che invita a teatro le scuole del territorio.

Il teatro è quindi una forma d’arte che unisce grandi e piccoli e che, grazie a questa iniziativa, avvicina i giovani e le nuove generazioni agli spettacoli teatrali, sia come pubblico che come “personaggio recitante”. L’eco di un’arte come questa non deve essere perduto, e anzi deve essere trasmesso con passione ai ragazzi, ricchi di vitalità artistica, culturale e sociale.

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