21 febbraio 2024, ore 17:49

L'idea che la Generazione Zeta preferisca andare a letto presto e dormire a lungo potrebbe sembrare in contrasto con gli stereotipi comuni che riguardano i giovani, eppure, è proprio così. Sempre più giovani, infatti, preferiscono dare priorità al riposo notturno e al benessere personale rispetto alle attività notturne tradizionali. Ecco alcune motivazioni.


La Generazione Zeta va a letto presto 

La tendenza #earlynight è virale sui social, con molti giovani che condividono esperienze e consigli su come godersi una buon riposo notturno. In un’intervista al Wall Street Journal, una studentessa diciannovenne racconta: “Per me dopo le 21 non succede nulla di buono” e racconta di preferire il letto alle feste notturneCi sono diverse ragioni per cui la Generazione Zeta potrebbe privilegiare questa abitudine. La prima potrebbe essere il crescente interesse per la salute mentale e il benessere. Molte persone stanno diventando sempre più consapevoli dell'importanza del sonno per la salute fisica e mentale, e i giovani si dichiarano particolarmente attenti a questo aspetto.

Inoltre, il mondo digitale e l'accesso costante alla tecnologia possono influenzare i ritmi sonno-veglia. Gli schermi emettono luce blu che può interferire con la produzione di melatonina, l'ormone che regola il sonno, il che potrebbe spingere alcuni giovani a limitare l'uso dei dispositivi elettronici prima di andare a dormire. Anche i cambiamenti nelle abitudini sociali potrebbero giocare un ruolo fondamentale. Con l'aumento delle responsabilità e degli impegni, molti giovani potrebbero preferire andare a letto presto per essere più produttivi e funzionali durante il giorno successivo.


L'impatto della pandemia

La pandemia di Covid-19 e le relative restrizioni hanno avuto un impatto significativo sulle abitudini e lo stile di vita dei giovani, e potrebbero aver contribuito alla crescita della tendenza #earlynight e alla valorizzazione del riposo notturno. Con i limiti per gli spostamenti e le attività sociali, molte persone hanno trascorso più tempo a casa e hanno dovuto adattarsi a una vita più tranquilla e casalinga. Questo cambiamento forzato nelle routine quotidiane potrebbe aver portato molti giovani a riconsiderare le proprie abitudini riguardo al sonno e al riposo.

Inoltre,  il tempo libero aggiuntivo causato dalle restrizioni potrebbe aver offerto ai giovani l'opportunità di esplorare nuovi hobby, passioni o progetti personali. Per affrontare questi impegni al meglio, un sonno adeguato diventa essenziale, incoraggiando così una maggiore attenzione al riposo notturno.