26 giugno 2022, ore 17:45

Sono già passati 25 anni dalla pubblicazione del primo volume della saga che ha sconvolto il panorama letterario, riportando i giovani (e non solo) ad appassionarsi alla lettura. Harry Potter, classe 1997, rientra perfettamente nella Generazione Zeta, è nato e cresciuto con noi, ci ha insegnato i valori dell’amicizia, del coraggio, dell’amore. Ci ha accompagnati e affiancati nel processo di crescita, aiutandoci a non perdere mai la speranza.

Oggi la generazione Zeta è cresciuta, eppure non smette di sfogliare i volumi dell’amatissima saga (le prime copertine Salani, inoltre, sono oggi oggetto di compravendita selvaggia), non smette di riavvolgere il nastro, se ci passate un termine un po’ obsoleto, per riguardare gli iconici film. Harry Potter ha segnato in maniera indelebile la Generazione Zeta come Star Wars fece a suo modo prima di lei, entrando di fatto nell’Olimpo della cultura pop.


La storia continua

La fortuna della saga è stata cavalcata da prodotti più o meno fortunati: recentemente abbiamo ritrovato al cinema Eddie Redmayne nei panni di Newt Scamander, protagonista dei film di Animali fantastici. Le vicissitudini che hanno portato a troppi recasting per il ruolo di Grindelwald sono solamente la punta dell’iceberg dei problemi di questa serie di film, che arriverà a contarne 5. Altro non eccelso tentativo è stato il tanto dibattuto ottavo libro della serie, che in realtà è difficile da accorpare - fortunatamente - ai 7 principali per via della sua struttura (è scritto come sceneggiatura teatrale).

Lo scarso successo di questi epigoni si deve forse al fatto che il mondo di Harry Potter è esaustivamente raccontato nella saga principale, e i Doni della morte rappresentano un addio tanto doloroso quanto necessario. Un cordone ombelicale insostituibile ci lega al nucleo di origine di tutte queste espansioni, tant’è che i prodotti meglio riusciti, a livello mediale, sono di certo quelli in grado di riportarci esattamente dove siamo stati: la reunion per festeggiare i 20 anni dall’uscita del film è a tal proposito un prodotto emozionante, nostalgico, senza eccessi retorici.

Il fandom potteriano non si spegne e, per nutrirne l’interesse, a fine anno è prevista l’uscita del videogame “Hogwarts Legacy”, ambientato nella Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts del 1800 (si tratta di un titolo iper world, e dunque si potrà anche uscire dalle mura della scuola). Dobbiamo dunque gioire del fatto che i capolavori di Rowling continueranno a emozionare le generazioni a venire.