09 novembre 2023, ore 15:20 , agg. alle 15:30

Si torna a fabbricare sogni a Hollywood. Dopo ben 118 giorni di sciopero, attori e studios sembrano finalmente aver raggiunto un accordo che metterà fine alla situazione di stallo che ha paralizzato l'industria televisiva e cinematografica statunitense. La notizia è stata riportata dai media americani, evidenziando il significativo progresso fatto nelle trattative tra le due parti in causa.




SCIOPERO ATTORI, UN LUNGO BRACCIO DI FERRO

Nella giornata di oggi, 9 novembre 2023, il comitato Sag-Aftra Tv/Theatrical, ossia il sindacato degli interpreti americani, ha votato all'unanimità a favore dell'accordo preliminare con l'AMPTP (Alliance of Motion Picture and Television Producers), segnando la fine ufficiale di uno sciopero che ha avuto un impatto significativo su tutta l'industria del cinema e della televisione. La dichiarazione ufficiale del sindacato recita: "Lo sciopero termina ufficialmente alla mezzanotte e un minuto di giovedì 9 novembre." L'impasse che ha portato allo sciopero era stato caratterizzato da divergenze tra il sindacato degli attori, Sag-Aftra, e gli studi cinematografici e televisivi riguardo a diverse questioni cruciali, tra cui l'utilizzo dell'intelligenza artificiale, la ripartizione dei profitti per le produzioni di successo in streaming e gli aumenti salariali. In particolare, il sindacato aveva respinto offerte precedenti, ritenendo che non soddisfacessero adeguatamente le esigenze dei loro membri.


SCIOPERO ATTORI, L’AFFARE DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Tra le questioni più delicate che hanno richiesto un intenso negoziato negli ultimi dieci giorni, spicca l'uso dell'intelligenza artificiale nell'industria cinematografica e televisiva. L'introduzione di questa tecnologia nell'ambito dello spettacolo ha suscitato preoccupazioni tra gli attori, poiché poteva avere impatti significativi sul loro lavoro e le condizioni di lavoro. Inoltre, la ripartizione dei guadagni per le produzioni di successo in streaming è stata una delle pietre d'inciampo nelle trattative, con gli attori che cercavano di ottenere una quota più equa dei profitti derivanti da questo mercato in crescita.

L'accordo preliminare raggiunto rappresenta un passo importante verso la risoluzione di questi problemi, ma è importante notare che ora l'accordo deve essere ratificato dai membri del sindacato Sag-Aftra. Questo passaggio sarà cruciale per mettere nuovamente in moto un'industria che rappresenta un settore economico importante, con un valore di 134 miliardi di dollari.


HOLLYWOOD RIPARTE

Con la fine della protesta, le major non se ne staranno con le mani in mano, specialmente con delle date d’uscita da rispettare. Deadline ci offre una ricapitolazione di tutti i film pronti a ripartire a breve e cita Deadpool 3 (finito al 50%), Il gladiatore 2, le cui riprese ripartiranno in Europa, e Beetlejuice 2, a cui mancano solamente due giorni di produzione. All’immediato appello risponderanno anche Venom 3 (in arrivo a novembre 2024), Juror No. 2 di Clint Eastwood, It Ends With Us con Blake Lively e il film sulla F1 con Brad Pitt. Con Deadpool 3 ancora in fase di lavorazione e Captain America: Brave New World sostanzialmente pronto (ma senza considerare eventuali riprese aggiuntive), le voci indicano che le date di uscita di maggio e luglio dei film potrebbero scambiarsi.