01 agosto 2021, ore 17:07 , agg. alle 18:06

Madame divide il web

Sono stati giorni difficili quelli che ha vissuto Madame sui social. A molti utenti, infatti, non è piaciuto un pensiero che la cantante vicentina ha affidato alle sue storie Instagram. Poche righe con le quali ha tessuto un elogio al genere maschile, molto spesso vittima, secondo Madame, di una narrazione che descrive tutti gli uomini attraverso i crimini di alcuni.

Farò un elogio degli uomini per ringraziarli della loro bellezza, della loro fragilità, della loro forza, del loro amore. Purtroppo involontariamente possiamo maturare una sorta di timore per gli uomini. Il terrore, a volte, dei loro occhi, dei loro pensieri. Ma far di tutta l’erba un fascio è sempre stato lo sport dei superficiali. Gli uomini sono bellissimi. Viva gli uomini, viva i loro corpi, viva le loro anime, a presto”.

Un tema controverso che ha diviso il pubblico del web, facendo finire #Madame in tendenza. Gli utenti si sono divisi tra chi ha attaccato aspramente la cantante e chi invece è corso in sua difesa. Ai più sembra però essere sfuggito un dettaglio. “Viva gli uomini, viva i loro corpi, viva le loro anime, a presto”. Che quel  ”a presto” nasconda un’anticipazione del suo prossimo singolo o di una futura collaborazione?


  





Sangiovanni contro la mascolinità tossica

Diverso è lo scambio avvenuto tra Sangiovanni e alcuni haters sui profili del cantante. Gli si contesta, infatti, la tranquillità con cui esibisce uno stile fuori dai tradizionali canoni estetici di genere. In molti, infatti, gridano allo scandalo ogni qual volta il cantante si mostra con lo smalto sulle unghie o con vestiti di colore rosa. Sangiovanni non si è mai tirato indietro dall’esprimere la sua opinione in merito, e in una recente intervista ad Outpump, che lo stesso cantante ha ripreso in un suo post Instagram, ha dichiarato:

“È brutto parlarne nel 2021 perché non dovrebbe più esistere, ma la mascolinità tossica per me è basarsi su tanti stereotipi, tanti limiti della mente, portati avanti da uomini e donne che riescono ad accettarsi come tali solo in determinati casi. Nel mio caso riconosco di avere dei lati femminili e mi piacciono, sono me stesso sempre. Ho sentito anche dei commenti banalmente per il fatto che uso lo smalto, sembra che lo smalto influisca sulla virilità”.



L’esempio di Achille Lauro

Le parole di Sangiovanni accendono nella memoria dei più attenti il ricordo di Sanremo 2020, quando Achille Lauro portò all’Ariston la sua “Me ne frego”. In quell’occasione il cantante romano, che in questi giorni ha annunciato il rinvio del tour al 2022 a causa del Covid-19, si mostrò con degli outfit che scatenarono sul web l’indignazione di chi vedeva nella tutina con cui si esibì il primo giorno del festival un potenziale pericolo per la tenuta della virilità collettiva.

Sono allergico ai modi maschili, ignoranti, con cui sono cresciuto. Allora indossare capi di abbigliamento femminili, oltre che il trucco, la confusione di generi è il mio modo di dissentire e ribadire il mio anarchismo, di rifiutare convenzioni da cui poi si genera discriminazione e violenza”.