26 febbraio 2024, ore 16:10

A Ridley Scott piace fare le cose in grande. Questo è risaputo tra i cinefili che negli anni hanno seguito le gesta eroiche di questo regista che, alla bellezza di 86 anni, non sembra volersi arrendere e anzi si diverte ad osare ancora di più. Dopo il successo commerciale ottenuto con Napoleon, quest’anno si prepara a tornare sul grande schermo con un film attesissimo. Il sequel de Il gladiatore, famosissimo film del 2000 che a distanza di 24 anni vedrà nuovamente nel cast l'intramontabile Russell Crowe. Ma le notizie che stanno trapelando parlano di somme di denaro altissime per sostenere la fine della produzione, che si è dovuta confrontare con mille ostacoli tra cui i due scioperi che hanno paralizzato Hollywood lo scorso anno.


IL GLADIATORE COSTA TANTO

Secondo quanto riportato da Hollywood Reporter, il prossimo capitolo de "Il Gladiatore" ha generato un'attenzione senza precedenti all'interno degli uffici della Paramount Pictures. Il motivo? Un budget stimato di circa 310 milioni di dollari, sebbene alcune voci interne suggeriscono che la cifra potrebbe essere "solo" di 250 milioni. Questo importo supera di gran lunga i 165 milioni di dollari inizialmente previsti per la produzione, suscitando preoccupazioni significative all'interno dello studio cinematografico. Fonti anonime rivelano che la Paramount è "letteralmente terrorizzata" dalle implicazioni finanziarie di questo aumento di spesa. Inoltre si sarebbe aggiunta un'altra complicazione: lo stop alle riprese causato dallo sciopero degli attori nell'anno precedente. Durante questa pausa forzata, si stima che la produzione abbia affrontato costi aggiuntivi di circa 600.000 dollari a settimana, per un totale di 10 milioni di dollari. Tuttavia, fonti indicano che il regista Ridley Scott abbia continuato a girare scene con le comparse a Malta nonostante lo sciopero.


IL GLADIATORE 2 E I SOLDI DI MALTA

Recentemente è emerso che il governo maltese ha garantito alla produzione del film un'incredibile incentivo fiscale di ben 47 milioni di euro, stabilendo così un nuovo record per l'importo più alto mai elargito a un singolo film in Europa. Questa decisione, tuttavia, ha sollevato non poche polemiche all'interno dell'isola mediterranea. Mentre gli incentivi fiscali sono spesso utilizzati per attrarre produzioni cinematografiche esterne e stimolare l'economia locale, in questo caso sembra che una parte significativa di quei fondi potrebbe non tradursi in un reale beneficio per Malta. Alcuni detrattori sostengono che i 47 milioni di euro potrebbero essere considerati un ingente regalo alla produzione, senza garantire un ritorno tangibile sull'investimento per l'economia maltese. Si sollevano dubbi sul fatto che questi fondi potrebbero effettivamente essere reinvestiti nel territorio, creando posti di lavoro o sostenendo le industrie locali. Inoltre, c'è preoccupazione che una così grande somma di denaro possa essere spesa senza una supervisione adeguata, rischiando di vanificare gli sforzi fatti per promuovere lo sviluppo economico sostenibile dell'isola. In un momento in cui l'industria cinematografica maltese cerca di bilanciare il desiderio di attrarre produzioni internazionali con la necessità di proteggere i propri interessi economici e culturali, la concessione di un incentivo così massiccio a un singolo film solleva domande importanti sulle politiche fiscali e sulle loro implicazioni per il paese.


IL GLADIATORE 2, LA PROVA DEL BOTTEGHINO

Questo colossale aumento di budget e gli imprevisti durante la produzione hanno messo la Paramount in una posizione delicata, con domande riguardo alla gestione finanziaria del progetto e alle decisioni prese sul set. La speranza è che, nonostante le sfide incontrate, Il Gladiatore 2 possa comunque raggiungere il successo che il suo predecessore ha ottenuto, ripagando gli investimenti e mantenendo alto il prestigio dello studio. Resta da vedere come il film si rivelerà al botteghino e se riuscirà a superare le difficoltà che hanno caratterizzato il suo cammino verso il grande schermo.