24 ottobre 2021, ore 16:00

Quando sale sulle due ruote è ancora un bambino. Papà Graziano Rossi racconta che il piccolo Valentino nel corridoio di casa è già un fenomeno. "Ricordo che con il primo motorino faceva gli allunghi in corridoio e in fondo arrivava di traverso", dice a Skysport Graziano.
Valentino Rossi, che oggi lascia per sempre i circuiti, è sicuramente figlio d'arte visto che suo padre è stato un famoso pilota (si è ritirato dalle scene nel 1982). Con i suoi riccioli d’oro e quel sorriso inconfondibile, Valentino riesce a conquistare davvero ogni traguardo portando le due ruote ad una sensazionale popolarità nel mondo. Anche i più piccoli urlano il suo nome mentre corrono in bicicletta, sognando ovviamente di essere in categoria superiore.
Valentino Rossi è il mito che unisce tutti, grandi e piccoli. Fa divertire e sognare. Un fantasista che corre con la testa e con la pancia nei circuiti di tutto il mondo e che quando abbassa la visiera del suo casco entra in quel mondo destinato a pochi. Il rombo del motore altro non è che la colonna sonora di una vita trascorsa sempre ad alti regimi. Tra i più pagati e più invidiati, il più famoso e il più talentuoso: Valentino Rossi vince praticamente tutto con nove titoli mondiali conquistati (cinque dei quali vinti consecutivamente tra il 2001 e il 2005). Giusto qualche numero: 429 gare disputate, 115 gare vinte, 6342 punti ottenuti, 65 pole position, 96 giri veloci. Tra l’altro, come riportano le cronache sportive, è l'unico nella storia del motomondiale ad aver vinto il titolo in quattro classi differenti: 125, 250, 500 e MotoGP.


L'importanza del circuito di Misano

Adesso Valentino Rossi scalda i motori per l’ultima volta. Poi corre sul circuito di Misano, che conosce molto bene perché proprio lì trionfò nel corso della sua seconda apparizione in Yamaha. Fece, in quel periodo, un vero e proprio strike con cinque vittorie: Usa, Rep. Ceca, Indianapolis, Giappone. E questa volta Misano per lui rappresenta tanto: il ricordo del passato miscelato alle emozioni di queste ore, quando l’annuncio dell’addio fa emozionare tutti i suoi fan. "Qui già è emozionante in condizioni normali, figurarsi stavolta. In più ho davvero tante attenzioni e mi arrivano richieste di ogni tipo, saluti e omaggi, che è una cosa bella, ma insomma non è facile stare concentrati. Penso che dopo la gara sarà davvero emozionante per me, quando avrò la possibilità di dire ‘ciao’ ai tifosi. Mi sento davvero bene, vada come vada”, racconta Valentino Rossi a La Gazzetta dello sport.
Ma il dottore è unico anche nel suo modo di comunicare: lancia mode, outfit e slang. Tutti lo imitano, le donne impazziscono per lui: un vero sex symbol. Indimenticabili, poi, i suoi caschi – che sfoggia durante una lunga carriera. Ricordate quello indossato nel 2009? Aveva un asino disegnato, un modo simpatico per scherzare e, forse, esorcizzare le cadute stagionali. Oppure quello usato nel 2015 con lo squalo e il pesciolino con l’orecchino.



La laurea all'Università di Urbino

E poi, dopo aver vinto praticamente tutto nella sua vita, arriva anche la laurea: l'Università di Urbino gli conferisce il titolo honoris causa in "Comunicazione e Pubblicità per le organizzazioni". Da quel momento, il 2005, per tutti diventa il "dottore": the Doctor. E sulla sua divisa non mancano mai i riferimenti. Felicissima sua madre Stefania.

Il significato del numero 46 non è più un giallo

C’è sempre il numero 46. Stampato sulla carena della moto (rigorosamente in giallo fluo), sul casco o sulla tuta: per Valentino Rossi rappresenta tanto. Forse tutto. In pratica è il numero che lo accompagna dall’esordio in minimoto e non vuole sostituirlo con l’1. Ma la scelta di quel numero non è sicuramente un giallo. In una sua recente autobiografia, Valentino Rossi scrive: “Il numero 46 nasce dal periodo delle minimoto. Ero in squadra con due ragazzi di Gatteo a Mare. Tutti e tre avevamo il numero 46 perché correvamo in tre categorie diverse. Anche loro erano appassionati del Giappone e dei piloti giapponesi: una volta ci siamo esaltati per una wild card del Gran Premio del Giappone a Suzuka che faceva numeri incredibili sotto l’acqua. Aveva il 46. Poi l’ho abbandonato nel campionato italiano e nell’Europeo. Quando sono arrivato al Mondiale ho dovuto scegliere un numero. Ho scoperto che era anche il numero che aveva Graziano (Rossi, il papà, ndr) quando ha vinto il suo primo gran premio nel 1979. Proprio l’anno in cui sono nato io. Per questo ho deciso che il mio numero, per il Mondiale, sarebbe stato il 46“. Ed è per questo motivo che sceglie il 46.

Valentino Rossi trova l'amore

Arriva anche l’amore. Valentino conosce Francesca Sofia Novello. Cupido si mette al lavoro e i due vivono un momento d’oro: adesso stanno per diventare genitori. Pagine e pagine di rotocalchi e tabloid di tutto il mondo dedicati alla coppia, la bella modella ed influencer di 27 anni fa innamorare il pilota di Tavullia in pochissimo tempo. I ben informati raccontano di una ragazza molto riservata e lontana dal mondo del jet set e della televisione (anche se l’abbiamo conosciuta a Sanremo 2020 al fianco di Amadeus). La loro storia dura da tre anni.



Curiosità sul pilota più famoso di tutti i tempi

Nel suo cuore c’è sicuramente Tavullia, la città dove nasce, cresce e dove impara ad andare in moto. Una città che ha limite di velocità di 46 km/h: un’altra coincidenza che porta a quel numero tanto caro a Valentino. Ed è lì, sicuramente, che il dottore conosce il suo eterno amico d’infanzia, si chiama Uccio (Alessio Salucci): i due si conoscono dai tempi delle elementari.
Poi c’è il giallo della tartaruga che ci porta ad un altro grande campione, Tazio Nuvolari. Sembra che Valentino Rossi l’abbia tatuata sul corpo: è il suo talismano che s’ispira un po’ ad una tartaruga ninja che forse aveva da piccolo. Sembra un’altra coincidenza, l’ennesima, ma anche Tazio Nuvolari aveva una tartaruga come portafortuna. Gliel’aveva regalata nel 1932 Gabriele D’Annunzio dicendo: "All'uomo più veloce, l’animale più lento". Altre due curiosità: i riti scaramantici e l’ordine. Tutto deve essere a posto in casa, fortunata Francesca Sofia Novello.