02 marzo 2022, ore 18:30

L'uscita di un nuovo Reboot di Batman è l'occasione ghiotta per fare un grande rewatch di tutta la filmografia dell'uomo pipistrello, dal lontano 1989 fino all'ultimo di Nolan di 10 anni. Trascurerò volutamente tutti i film collaterali per ragioni di tempo e non per una questione qualitativa.

Inoltre, questo mio articolo, si soffermerà maggiormente sulla trilogia noliana poiché, in primo luogo, mi aiuta ad intrecciare riflessioni sul cinema contemporaneo e perché, a torto o ragione, la trilogia del "Cavaliere Oscuro" è la più amata dalla generazione Zeta.

Piccola parentesi storiografica

Tutto ebbe inizio nel lontano 1989. Fin ad allora, dell'eroe pipistrello dei fumetti, se n'era parlato solo nei serial ad episodi per la televisione. Ma quell'anno, il regista visionario Tim Burton decise che era finalmente arrivato il momento di approdare sul grande schermo. Fu un successo critico e finanziario, ottenendo ai tempi il più alto incasso per una pellicola basata su un fumetto della DC Comics. Un gradimento talmente enorme da costringere il team creativo ad un sequel. Ancora Burton in cabina di regia e ancora Michael Keaton dietro la maschera. Più cupo dell'originale, "Batman - Il ritorno" riesce nella folle impresa di bissare il successo del primo film e, seppur non arrivando a toccare le vette raggiunte grazie al Joker di Nicholson, riesce a tenersi bene in piedi.

Con il 1995 inizia una nuova era per l'uomo pipistrello, quella del dittico diretto da Joel Schumacher. Più stanchi e meno scintillanti, "Batman forever" e "Batman e Robin" sono forse i meno ricordati, tanto che la Warner Bros scelse di prendersi una pausa di riflessione. Sarà Nolan nel 2005 con la sua trilogia a rivitalizzare il brand.

The beginning

Il primo Batman firmato da Nolan, rivisto oggi assume una valenza molto più importante rispetto alla sua uscita. Infatti, a detta di molti cinefili, “Batman Begins” può essere considerato il film che ha dato inizio all’epoca dei reboot cinematografici. Il reboot è sostanzialmente quella pellicola che interrompe l'ideale continuità di una saga, azzerando lo sviluppo fino a quel momento e riprendendola dall'inizio. Una sorta di 'nuova versione', che cerca di rinverdire un franchise sopito o tramontato con nuovi spunti e variazioni sui personaggi. Anticipò anche il reboot di 007 con Daniel Craig che approdò solo nel 2006.

Il caso Joker

Senza ombra di dubbio, il più ricordato e il più amato dell'era Nolan resta il secondo capitolo della trilogia, ovvero “Il cavaliere Oscuro”. Il successo del film è stato attribuito principalmente all' interpretazione magistrale che fece Heath Ledger di Joker, costruendo un mix perfetto di follia e schizofrenia che gli consentirono di entrare nelle migliori interpretazioni di un villain della storia del cinema contemporaneo. L’attore però non riuscì a godersi il successo del film poiché il 22 gennaio del 2008, fu stroncato da un mix di stupefacenti. Probabilmente, la morte prematura di Ledger, contribuì ad accrescere il mito e la leggenda intorno al personaggio.



Quando la follia prende il sopravvento

L'ultimo capitolo della trilogia esce in un clima di paura e morte. Infatti nella notte tra il 19 e il 20 luglio 2012 James Holmes, ex dottorando di neuroscienze ventiquattrenne, spara durante la proiezione della prima del film in un cinema di Aurora nel Colorado, uccidendo 12 persone e ferendone 58. Ad ogni modo il film fu un successo di pubblico e di critica e grazie ai toni epici mise tutti d’accordo e chiuse dignitosamente l’era di Christopher Nolan.


E ora? Non possiamo fare altro che andare in sala per gustarci questo nuovo reboot di Batman che sarà interpretato com’è noto da Robert Pattison.