Iniziare il 2022 col piede giusto, e con le pubblicazioni giuste: tornano Yanagihara e Houellebecq

Il nuovo anno è appena iniziato, e siamo già tutti pronti ad accogliere nuovi titoli. Questo gennaio riporta sugli scaffali delle librerie due grandi autori contemporanei

ANNO NUOVO, CATALOGO NUOVO

Anche le case editrici stilano la lista dei buoni propositi. O meglio, la lista delle buone proposte: sono Feltrinelli e La Nave di Teseo a dominare questo gennaio 2022, pubblicando due romanzi attesissimi. Per Feltrinelli, esce il 13 gennaio Verso il paradiso di Hanya Yanagihara, mentre La Nave di Teseo gioca la carta Houellebecq, e pubblica Annientare il 7 gennaio.

ANNIENTARE DI MICHEL HOUELLEBECQ

743 pagine, 23 euro, una copertina fucsia impossibile da ignorare. È così che torna in Italia uno dei più grandi scrittori francesi dei nostri anni, molto spesso accostato al compianto americano Philip Roth: Michel Houellebecq. L’ultima volta che lo abbiamo ritrovato in libreria era il 2019, quando fu pubblicato, per La Nave di Teseo, il romanzo Serotonina. A ottobre, durante l’eccezionale edizione 2021 del Salone del libro di Torino, lo scrittore ha annunciato l’uscita di Annientare a modo suo, in maniera accattivante: "È troppo complicato dire di cosa parla. Sarà un libro deprimente”. Ma sappiamo che “deprimente”, se detto da Houellebecq, è più una promessa che una minaccia. Da Annientare possiamo aspettarci molto: le vicende coprono il lasso temporale di un anno, durante il quale seguiamo la vita di pochi personaggi. Parliamo di un romanzo distopico, intriso di politica, misteri, mistificazioni, colpi di scena, drammi. Un romanzo totale quello di Houellebecq, la cui mole non deve spaventare: la penna di quest’autore può reggere la prova di scrittura. Non ci resta che aspettare i giorni che ci separano dal 7 gennaio per saggiare la veridicità di questa affermazione.


VERSO IL PARADISO DI HANYA YANAGIHARA

È stato uno dei libri più letti, amati, odiati, discussi degli ultimi due anni quello di Hanya Yanagihara, autrice statunitense di origini hawaiane, Una vita come tante. Da quando Sellerio ha pubblicato questo tomo da 1200 pagine, il nome Yanagihara è stato un nome fortunato, sinonimo di ottima letteratura. È per questo che l’hanno scorso Feltrinelli ha deciso di portare il libreria Il popolo degli alberi, prima opera dell’autrice risalente al 2013, accolta abbastanza positivamente dal pubblico che aveva amato A little life. È per questo che l’eccitazione è a mille per il nuovo romanzo, in uscita il 13 gennaio, Verso il paradiso. Un progetto ambizioso quello di Yanagihara, che si propone di ricostruire tre secoli (il romanzo si muove tra il 1893, il 1993 e il 2093) e tre diverse versioni della storia americana sotto il segno dell’utopia, per raccontare l’amore per la famiglia, gli amici, gli amanti, i figli. Yanagihara è considerata una maestra nella rappresentazioni del dolore – molti detrattori hanno estremizzato questo suo tratto parlando di “pornografia del dolore” –, e dunque prepariamoci ad affrontare un’epopea profonda, stratificata, sofferente e sofferta.


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