14 dicembre 2022, ore 19:17

Un ponte immaginario tra il mio cuore e tutto il resto”, è così che Jovanotti definisce il suo ultimo album. Un progetto discografico nato quasi per caso, spinto solo dalla volontà irrefrenabile di “stare dentro alla musica”. Il disco del sole, uscito meno di una settimana fa, contiene 38 tracce dai toni caldi, che riprendono l’epica intima dei grandi pezzi di Jovanotti. Sarebbe il caso di dire: Se lo senti lo sai.

“Il disco del sole” è il nuovo album di Lorenzo Jovanotti

Un singolo alla volta. È nato così “Il disco del sole”. Non c’era un’idea iniziale, tantomeno quella di arrivare a una vera e propria raccolta. “Non mi sembra più il tempo di fare un album, oggi si va avanti come negli anni 60, un singolo dopo l’altro”, spiega Jova che solo alla fine ha optato per una “scatola” di brani. Ogni canzone ha avuto il suo peso specifico e poi ha trovato la sua direzione in un album da quasi quaranta tracce. “Il mondo cambia. I cambiamenti sono sempre delle opportunità. C’è un mondo che muore e un mondo nuovo che nasce”, dice Lorenzo a proposito della nuova industria discografica, in cui riconosce più vantaggi che svantaggi. Oggi un brano si registra con il cellulare, e l’artista romano sembra esserne entusiasta.




Perché “Il disco del sole” si chiama così”?

Il sole è un elemento cardine della musica di Jovanotti, e forse lo è sempre stato. “Questo disco è nato in un momento della mia vita in cui uscivo da una notte profonda, ho visto l’alba, ho visto il sole. Il sole mi ha baciato e io l’ho ringraziato con un disco”, spiega Lorenzo, che riconosce nel suo ultimo lavoro una grande voglia di vivere. Reduce da un tour estivo che ha toccato tutta la penisola italiana, il cantante di “I love you baby” sembra quasi instancabile, alimentato solo dal profondo affetto dei fan.




Il singolo “Se lo senti lo sai” è rimasto fermo per tre anni prima di essere pubblicato. Cosa dovremmo sentire?

Se sono giorni che cantate l’ultimo singolo di Jova, “Se lo senti lo sai”, sicuramente vi sarete chiesti: che cosa dovremmo sentire? Una serie di vibes, per riassumere. Il brano nasce dall’immagine “un giorno di dicembre arriverà l’estate” e la collaborazione con un caro amico di Jova, il frontman dei Subsonica: “Io ero a casa. A un certo punto mi arriva un messaggio di Samuel che era in autostrada, vicino a Cortona. Io l’ho invitato all’osteria, ci siamo bevuti un bicchiere di vino, un piatto di pasta e poi siamo andati a casa mia (ci ha raggiunto anche Giuliano dei Negramaro che poi se n’è andato). Avevo solo il testo della canzone, Samuel ha iniziato a fare un giro brit pop con la chitarra e abbiamo fatto una demo in mezz’ora”. Nonostante la rapidità della composizione, il brano è stato fermo in cantiere quasi tre anni. Chissà quale altro pezzo ha in serbo per noi? Nel dubbio ascoltiamo il suo ultimo capolavoro.


Jovanotti: vi presento il mio nuovo album “Il Disco del Sole”