L’Energon Universe si espande: Void Rivals, Transformers e G.I. Joe ampliano la narrativa corale dei franchise

Tre diverse serie, un’unica visione collettiva: Robert Kirkman e Lorenzo De Felici espandono l’universo narrativo che arriva in Italia grazie a Saldapress

Creare qualcosa di nuovo, dal nulla, e dargli corpo e forma, non è mai semplice. A fare la differenza, in questi casi, è il guizzo, il colpo di genio, l’istinto dell’artista. E di proprio di arte si parla quando, di fronte ai fumetti, si assiste alla nascita di storie che, partendo da presupposti semplici, riescono a sorprendere lettori e lettrici.

Ma cosa succede quando il concetto di “creazione” non riguarda una singola storia, bensì una struttura corale fatta di più pubblicazioni e personaggi? Beh, si elevata tutto all’ennesima potenza.

È proprio di questo che parliamo facendo riferimento all’Energon Universe, l’universo narrativo partorito dalla mente di Robert Kirkman (il papà di “The Walking Dead”, per intenderci) e Lorenzo De Felici (“Oblivion Song”, “Kroma”, “Drakka”), pubblicato negli States da Skybound su licenza Hasbro e che arriva in Italia grazie a Saldapress. Un vero e proprio ecosistema dove le linee di trama singole di diverse serie si intrecciano in un unico discorso ampio e corale.

TRE SERIE, UNA TRAMA CORALE

La domanda che è più che lecito porsi è: che com’è fatto l’Energon Universe? Scomponendo ai minimi termini per non sovraccaricare di nozioni questo spieghino, basti sapere che si tratta di un universo narrativo condiviso le cui storie vengono narrate attraverso tre serie principali: “Void Rivals”, “G.I. Joe” e “Transformers”.

Una grande operazione che vede tornare al centro dell’attenzione due tra i protagonisti indiscussi della scena delle action figure – e successivamente di quella filmica e seriale – nella seconda metà del secolo scorso. Da un lato troviamo i combattenti speciali identificati con lo pseudonimo di G.I.Joe, dall’altro i robot “trasformisti”, con gli Autobot che si oppongono alle mire dominatrici dei perfidi Decepticon. In mezzo la serie originale Void Rivals, che sotto la guida di Robert Kirkman e l’estro artistico di Lorenzo De Felici, punta a tirare le fila e a muovere le pedine di un racconto ad ampio respiro e che punta fortemente sulla molteplicità di protagonisti e sul loro apporto essenziali negli equilibri della storia.

E proprio Void Rivals rappresenta la pietra angolare dell’Energon Universe, un racconto che si articola partendo da una guerra tra due diversi schieramenti, in un’atmosfera dal sapore squisitamente fantascientifico. Atmosfera che, di fatto, permea l’intero trittico narrativo. Da un lato gli Agorriani, dall’altro gli Zertoniani. Su questo sfondo e con queste premesse si assiste a un improbabile alleanza, tra soldati di schieramenti opposti, votata alla sopravvivenza. Un evento inaspettato e innaturale, per certi aspetti, che però innesca meccanismi che rischiano di aprire la strada a clamorose rivelazioni.

Ed è un susseguirsi di eventi che progressivamente ingloba le storie incluse in “Transformers”, serie impegnata inizialmente a concentrarsi come sempre nell’immancabile conflitto tra Autobot e Decepticon, le cui ostilità minacciano la quiete del pianeta terra. Ostilità, queste ultime, che a loro volta innescano la formazione di G.I. Joe e Cobra, due formazioni chiamate a interagire con gli alieni in modi differenti, le cui conseguenze rischiano di mettere a repentagli l’equilibrio dell’intero universo.

PHOTO CREDIT: "Transformers 2", di di Daniel Warren Johnson, Jorge Corona, Mike Spicer, Skybound, Hasbro e Saldapress

DOVE ERAVAMO RIMASTI?

Siamo senza dubbio di fronte a premesse pirotecniche, e i primi capitoli dei tre diversi franchise narrativi – arrivati in Italia al termine dell’estate scorsa grazie a Saldapress – ne hanno confermato a mani basse il potenziale pirotecnico. La storia è però ancora tutta da narrare, con Robert Kirkman che ha evidentemente voglia di intessere trame belle intricate. E con un trio di testate come quello che va a comporre l’Energon Universe ha sicuramente un bel po’ di creta di prima qualità con cui modellare le sue storie.

Con Void Rivals 2 si assiste proprio in queste settimane al prosieguo della storia, che aveva lasciato i lettori in sospeso con il più classico dei cliff hanger mozzafiato. Ecco che quindi il sodalizio tra esponenti di eserciti avversi si trovano nella condizione di dover unire le forze per sperare di sopravvivere, per quanto anche questo potrebbe non bastare. Servirà l’aiuto di un fattore esterno, che rappresenterà il primo fondamentale anello di giunzione deputato a stringere le maglie della narrazione.

Anche sul fronte di Transformers 2 le cose si fanno serie, con la guerra che incombe e con i due schieramenti, Autobot e Decepticon, che muovono le proprie pedine per portare acqua al proprio mulino e far sì che lo scontro volga a proprio favore.

Nel mezzo troviamo Shana O’Hara, nome in codice G.I. Joe Scarlett, la cui missione che la vede muoversi in terra nipponica potrebbe essere la chiave di volta negli equilibri di potere del pianeta. Un lavoro d’infiltrazione ad altissimo rischio che le richiederà nervi saldi e concentrazione massima per poter concludere con successo la propria missione e, al contempo, portare intatta a casa la pelle.

Tre linee narrative che vi abbiamo abbozzato per sommi capi per non rovinare il piacere della scoperta, ma che sapranno ampliare ancora una volta il respiro di trame corali in grado di stuzzicare l’appetito dei lettori. Nell’attesa di scoprire cos’altro avrà architettato quel volpone di Kirkman.

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