L'Italvolley maschile vince l'europeo, il successo di un gruppo con tanti esponenti della Generazione Zeta

Il gruppo azzurro trionfa in Polonia e ci regala un’altra notte magica, in un’estate da sogno per i nostri colori nello sport

È un’estate azzurra. Lo sport, ogni sport, quest’anno ci ha regalato emozioni uniche.
L’ultima disciplina a parlare italiano è il volley maschile. La squadra del ct De Giorgi è stata protagonista di un percorso strepitoso. Da "underdog", come è accaduto spesso nella storia della nazionale italiana. Nel modo che riesce più di tutti a coinvolgere un Paese, il nostro Paese.
Quella che ci ha regalato il titolo europeo è già stata etichettata come "nuova generazione d’oro" del volley maschile. Un gruppo giovane, grintoso ed energico, capace di riportarci sul tetto continentale 16 anni dopo l’ultima volta. Fatto di tante belle promesse, diventate splendide realtà nel giro di qualche settimana. E qui l’analogia con la Nazionale di calcio di Roberto Mancini è evidente.

I PROTAGONISTI

La guida di un gruppo pieno zeppo di "Gen Z" è affidata al Commissario Tecnico Ferdinando De Giorgi. Ex pallavolista, "Fefè" era nella Nazionale azzurra che nel 1989 vinse il primo Europeo maschile, aprendo di fatto ai successi del nostro volley. E non poteva esserci trascinatore migliore per un gruppo così.
Al suo cospetto una rosa di 14 giocatori under 30 consapevoli dei propri mezzi. Il più "datato" Simone Anzani, centrale classe 1992, ha portato tutta l’esperienza di un palmares che vanta, tra gli altri trofei, un bronzo europeo nel 2015 e un secondo posto Mondiale.
E il più giovane? Alessandro Micheletto, millennial in piena regola. Nato il 5 dicembre 2001, schiacciatore alto 2,09 metri, rappresenta tutta la freschezza, l’estro e la sana irriverenza di un gruppo che non si è posto limite fin dal primo set del torneo, per poi prendersi l’Europa intera.
In mezzo, tra Anzani e Micheletto, ci sono altri nomi, altri volti, altre storie. Tanti i ’97, come Galassi, Piccinelli, Pinali e Romanò, che aveva iniziato una carriera da calciatore prima di dedicarsi al volley, ruolo oppositore – scelta illuminata, direi. Ci sono anche i talenti del ’99, gli schiacciatori di Lavia e Recine, e il centrale Cortesia. Un gruppo forte e coeso, completato anche degli alzatori Giannelli (1996) e Sbertoli (1998), dal centrale Ricci (1994) e dal libero Balaso (1995).

UN’ESTATE ITALIANA

Un successo storico. L’ennesimo di un’estate che si chiuderà domani e che non avrebbe potuto regalarci più soddisfazioni.
Nel calcio siamo tornati campioni d’Europa dopo 43 anni, con la squadra di Mancini capace di trionfare in Inghilterra, contro l’Inghilterra, ai rigori.
Anche nella pallavolo femminile siamo campioni d’Europa (primi di sempre nello stesso anno).
L’Italbasket si è ripresentata a Tokyo2020 dopo 17 anni di assenza dalle Olimpiadi.
Record di medaglie (40) alle Olimpiadi, con i primi storici ori nei 100 metri e nella staffetta 4x100, nel segno di Marcell Jacobs. A cui aggiungere il record all time anche delle Paralimpiadi (69).
Un’estate italiana. Come recita la canzone dei Mondiali di calcio Italia ’90. Ai tempi però il finale fu amaro. Quest’anno le ‘Notti Magiche’ le abbiamo vissute in tutti gli sport. E la "Gen Z" è diventata la generazione d’oro.

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