20 marzo 2024, ore 15:42

La gita scolastica non va più di moda? Ecco cosa sta accadendo negli ultimi anni
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Metà degli studenti, quest'anno, non parte per la classica ed intramontabile gita scolastica. Si conferma lo stesso trend del 2023 quando uno studente su due ha rinunciato al "viaggio d'istruzione". Il motivo? Pare che gli insegnanti-accompagnatori siano sempre meno disposti a partire ed il costo dei viaggi sempre più alto.

Secondo quanto scrive Tgcom24, "per uno studente su due, anche quest’anno, il viaggio d’istruzione con pernotto fuori probabilmente resterà un miraggio: al 31% la scuola ha già comunicato che non si partirà, l’8% rinuncerà a titolo personale (per sua scelta o della famiglia), il 12% è in attesa di capire cosa accadrà con poche speranze residue visto che siamo già a marzo". 

I DOCENTI SEMPRE MENO DISPONIBILI A PARTIRE CON GLI STUDENTI?

Oltre ai costi, sempre più alti, ci sarebbe anche l'indisponibilità dei docenti: molti di loro (si parla di una percentuale molto alta) non vuole accompagnare gli alunni.  Per il 17% dei docenti ci sarebbero questioni disciplinari alla base della decisione. Il 12% parla di caro-prezzi e il 7% decide di non partire per il basso numero di adesioni.

BYE BYE CARA GITA DI FINE ANNO

Un must. Un momento irrinunciabile per migliaia di studenti anni Ottanta, Novanta e Duemila. Poi, negli ultimi anni, la gita dell'ultimo anno (spesso della durata di una settimana) è andata in pensione. Tre, cinque o sette giorni: un tempo era un momento attesissimo per tutti gli studenti, che si trovavano per la prima volta a preparare i bagagli per partire. Ma i tempi sono cambiati: oggi la Generazione Zeta viaggia tantissimo anche grazie ai  mezzi di trasporto low-cost. Così, il viaggio d'istruzione resta qualcosa da boomer. 

LE METE SCELTE PER LE GITE

Città d'arte, innanzitutto. Quindi Napoli e Firenze, ma anche Roma, con il 10% delle preferenze. E l'estero: Atene, Madrid, Barcellona, Vienna e Praga.  C'è un fondo, di ben 50 milioni di euro,  messo a disposizione dal Governo, che ha dato una mano a molti studente per partecipare alle gite scolastiche. Secondo le ultime stime, il 3% dei ragazzi ha usufruito del bonus,  il 2% è in attesa dell’esito della domanda.