01 settembre 2020, ore 10:00

Carmine ed Isabella Tundo, due fratelli uniti dalla musica. Il loro esordio c’è nel 2013 con il singolo “Via Coramari” ed ottengono molti consensi, tanto da aprire concerti di Niccolò Fabi, Roberto Angelini, Le luci della centrale elettrica e dei Subsonica.  

Da lì, un successo dopo l’altro che li ha portati ad affermarsi nel mercato della discografia italiana: sono “La Municipàl” i nostri ospiti telefonici di oggi in Collettivo Zeta!

In rappresentanza del duo oggi al telefono con noi c’è Carmine. “Sono in studio di registrazione. E’ stata un’estate strana per noi musicisti, però mi sono goduto il mare, anche se non ho mai smesso di lavorare”.

A Febbraio avete pubblicato un nuovo album, “Per resistere alle mode”, che prevede cinque diverse uscite di doppi singoli in streaming e su vinile. “Abbiamo scelto di non pubblicare il CD perché è un formato al quale non siamo molto legati, invece il vinile ci piace molto. Alla fine, però, metteremo tutto insieme”.

Il disco è stato inaugurato con l’uscita di “Quando crollerà il governo” e “Fuoriposto”, seguiti poi da “Canzone d’addio” e “Che cosa me ne faccio di noi” per arrivare ora alla terza uscita, ovvero “L’Orsa Maggiore” e “Al Diavolo”. “Si, è un progetto che avevamo in cantiere da tanto tempo. Abbiamo scelto il formato che ci permettesse di dare il maggior spazio fisico ad ogni brano, quindi una canzone su un lato e una sull’altro. Con lo streaming è tutto molto veloce, così invece sto cercando di riacquisire la lentezza di fare musica. Nel Lato A di solito c’è il lato più romantico, nel lato B emerge la parte un po’ più scura. Sicuramente le differenze di carattere tra me e mia sorella incidono e rendono tutto più creativo”.

“L’ORSA MAGGIORE” E “AL DIAVOLO”: I NUOVI DOPPI SINGOLI DE LA MUNICIPÀL

 “L’orsa Maggiore” è uno dei nuovi singoli de la Municipàl che parla di una storia d’amore finita che ritorna nei pensieri. Come è nato? “E’ nato dopo una festa che è andata a finire abbastanza male ed i ricordi non bellissimi sono tornati a galla”.

Dall’altra parte “Al Diavolo”, che ci fa pensare a quanto dietro la tranquillità ci sia in realtà un mare di tempesta. “In ogni rapporto umano c’è sempre questa guerra tra bene e male. E’ quello che sto cercando di raccontare nell’album, comunque”.

Parliamo dei videoclip: dietro ognuno c’è una storia. “Si, sono collegati tutti. Saranno cinque capitoli della stessa storia, come se fosse una mini serie. Siamo felici di collaborare anche con ‘Le Coliche’ per la realizzazione”.

IL GIOCO DI OGGI: HAI PROVATO?

Ecco il momento del gioco! Diego Zappone e Simone Palmieri hanno chiesto a Carmine de la Municipàl se ha mai provato..

a fare il pane fatto in casa? “Si! Le prime volte mi è venuto abbastanza male, poi alla fine ci ho preso la mano”.

i Bloody Mary? “Si, più di uno”

a fare l’attore? “Si, quand’ero piccolo. Ma non mi viene proprio bene, ho paura delle telecamere”.

la pizza all’ananas “No, però mai dire mai”.

a ballare il tango? “Si, sono appassionato di musica sudamericana. Il tango mi piace molto, anche se non sono proprio bravissimo”.

a non usare lo smartphone per un giorno? “Si, ogni tanto mi prendo dei periodi di pausa”.

Il vostro “Fuorimoda Tour” doveva partire a Marzo, poi è stato spostato a causa della pandemia. Abbiamo visto, però, che avete pubblicato qualche data. “Si, stiamo ripartendo ovviamente rispettando tutte le norme di sicurezza, con Live con posti a sedere distanziati. Questa settimana saremo a Prato e poi in giro per l’Italia, sperando che si possa ricominciare presto con i concerti in piedi e non solo seduti”.

Come avete cambiato il concept dei vostri Live per adattarvi alla situazione? “Per questioni di praticità alcuni Live li stiamo facendo in acustico, anche per avere delle sonorità più adatte alla platea. Siamo comunque contenti, è stata una bella emozione ripartire, è stato come suonare per la prima volta”.

Grazie La Municipàl per essere stati con noi! Vi aspettiamo presto ai microfoni di Radio Zeta!




La Municipal a Radio Zeta: "L'Orsa Maggiore racconta un festino finito male"