06 gennaio 2022, ore 12:30

Dopo più di un anno dalla fine della seconda stagione di “The Mandalorian”, ultima storia legata alla “galassia lontana lontana” di Star Wars, finalmente è arrivata su Disney Plus la serie incentrata Boba Fett, uno dei personaggi più iconici del brand che è diventato celebre grazie alle sue apparizioni fugaci nella trilogia originale (1977-1983).

Inizialmente la LucasFilm, la divisione produttiva che si occupa delle storie legate al franchising, aveva ipotizzato di dedicare un film al cacciatore di taglie, ma alla fine, per la gioia di tutti i fan, si è optato per la realizzazione di “The book of Boba Fett” serie dal respiro narrativo più ampio e articolato.

Finora sono stati pubblicati solo i primi due episodi dei sette previsti poiché la Disney ha scelto di centellinare le varie puntate e di farne uscire una ogni mercoledì fino al 3 febbraio 2022.

La trama

La serie “The book of Boba Fett” è costruita su due direttrici narrative che si alternano durante ogni episodio. La prima è quella legata al passato del personaggio e, quindi, agli eventi che sono seguiti alla sua ultima apparizione nel film del 1983, che s’intitola: “Il ritorno dello Jedi”. La seconda linea narrativa, invece, si svolge nella timeline temporale della serie “The Mandalorian”, sul pianeta di Tatooine, dove il cacciatore di taglie e la mercenaria Fennec Shand lottano per avere il controllo del territorio che prima era di Jabba The Hutt.

Passato e presente che si fondono in una narrazione altamente spettacolare, dai toni epici ed enfatici che, almeno per ora, tiene incollati gli spettatori allo schermo.



Boba Fett, non solo fanservice

Con la serie “The Mandalorian”, di cui si attende con gioia la terza stagione, la Lucasfilm e ovviamente la Disney, sono riusciti nell’impresa titanica di mettere d’accordo sia il fanservice di Star Wars, uno zoccolo duro difficile da accontentare, sia gli spettatori atei che magari non hanno mai visto nulla dell’universo di guerre stellari, ma vogliono comunque essere intrattenuti come si deve.

Questa perfetta alchimia si ripete anche in “The Book of Boba Fett”: l’estetica curata e le potenti scene di azione e avventura riescono nell’impresa di acciuffare pubblico nuovo senza, però, scontentare i fan più accaniti a cui sono riservate delle chicche veramente intriganti. Forse il filone narrativo dedicato alla lotta per il dominio di Tatooine è un po’ più deboluccio del filone dedicato al passato del personaggio. E poi manca un po’ di mordente e di appeal, ma probabilmente bisogna solo avere un po’ di pazienza e aspettare le prossime puntate. Ovviamente era difficile, se non impossibile, riuscire ad eguagliare l’hype creato intorno al personaggio di Grogu (alis Baby Yoda), vera e propria rivelazione di “The Mandalorian”. Ma chi scrive è certo che il prosieguo della narrazione ci riserverà delle belle sorprese che possano mettere tutti d’accordo.

L’universo musicale

Non c’è bisogno di essere fan di Star Wars per comprendere il meraviglioso universo musicale che da 45 anni impreziosisce i film della saga. John Williams è riuscito ad inventare una colonna sonora in grado di imporsi con prepotenza nell’immaginario collettivo, andando a superare forse anche la fama dei film stessi.

Insomma, un’eredità non facile da raccogliere. Ma, nonostante ciò, bisogna ammettere che il lavoro iniziato con The Mandalorian e riconfermato anche nella serie di Boba Fett,

del giovane compositore musicale Ludwig Göransson si sta rivelando una sbalorditiva sorpresa sonora. Temi musicali potenti e incisivi che riescono a rimanere impressi nella mente come nella migliore tradizione di Guerre Stellari. Suoni primordiali e atavici si fondono alla perfezione nell’orchestrazione epica e potente, in una colonna sonora veramente sorprendente che si conferma tale anche in The Book of Boba Fett. Ludwig Göransson, per altro, ha già all’attivo colonne sonore importanti come per esempio quella per il film “Tenet” di Christopher Nolan, oppure per il film Marvel “Black Panther”. Lo risentiremo anche nel prossimo cartoon Pixar “Red”.