LA SAD ESORDISCE A SANREMO 2024 CON LA LORO “AUTODISTRUTTIVO”: ECCO DI COSA PARLA IL BRANO
La band ha scritto un brano punk per il Festival
Un gruppo bello dinamico, quello dei La Sad, che hanno saputo imporsi all'attenzione del grande pubblico, negli ultimi anni, con pezzi esplosivi.
LA SAD, DAL RECENTE ESORDIO AL PALCO DI SANREMO 2024
E non ci si aspetta di meno dai La Sad nemmeno in vista del loro esordio sul palco del Teatro Ariston in occasione del Festival di Sanremo 2024. Uno stage che fa tremare le gambe a molti, ma che sapranno occupare di certo ottimamente. D'altronde di tempo per “esercitarsi” ne hanno avuto, considerando i due anni di tour che hanno caratterizzato le vicissitudini della band, e che hanno portato le loro variopinte chiome sui palchi di diverse città d'Italia.
Il loro album, datato 2022, “Sto nella Sad”, ha rappresentato per loro un primo passo importante nel mondo della discografia italiana. Considerando anche l'esordio sulla scena relativamente recente, nel 2020. Una prova di maturità, per i La Sad, che verrà affrontata con la sfrontataggine che li ha sempre contraddistinti, come si evince dal testo di “Autodistruttivo”, il brano che porteranno sul palco di Sanremo 2024.
“AUTODISTRUTTIVO”: SIGNIFICATO DEL BRANO
Lo stile punk arriva da subito con l'identità, urlata come vuole lo stile della band: “E sto nella sad! ”. Una canzone che idealmente abbraccia tutti coloro che si sentono esclusi, chi si sente emarginato e non ha la possibilità, o la capacità, di creare legami. Un situazione che idealmente coinvolge persone molto diverse tra loro, accomunate da una disillusione totale – evidenziata nel testo dalla frase “...Per loro non ha senso credere nei sogni...”. Nel mirino ci finiscono soprattutto i sentimenti, “L’amore spacca il cuore a metà”, con una sottolineatura importante anche sul tema dell'impermanenza (il greco “panta rei”) con la frase “Nessuno resta per sempre tranne i tattoo sulla pelle”. Un brano tosto, come emerge dal testo, che restituisce la genuinità di un gruppo che non le manda a dire di certo. E che di certo non passerà inosservato (o sarebbe meglio dire inascoltato).