08 febbraio 2023, ore 17:10

CENERE: GENESI DEL BRANO

Il 2022 è stato indubbiamente l’anno di Jacopo Lazzarini, in arte Lazza, “Zzala” per gli amici. Dopo aver visto il suo ultimo album, “Sirio”, dominare le vendite in Italia, l’artista ventottenne si imbarca nell’avventura sanremese con "Cenere". Il brano nasce durante un incontro con Dardust e Davide Pretella, con l’intenzione di fare qualcosa insieme “a scopo ricreativo”. Caso vuole che il pezzo sia piaciuto, aprendo a Lazza le porte di Sanremo 2023.  Esigenza fondamentale durante la stesura del pezzo, per Lazza, è stata quella di far venire fuori la sua penna, cosa a cui tiene molto.

Nonostante la grande curiosità per la sua esibizione, Lazza non ha pretese: “Non sento pressioni […]. Ho già vinto i premi che volevo. Non vado a Sanremo per arrivare primo, ma perché voglio raggiungere una fetta di pubblico che ancora mi manca. Voglio dimostrare di essere un artista versatile”. È proprio la versatilità il suo asso nella manica: nato come rapper, Lazza esplora i generi senza esitazione, complice la sua formazione (ha studiato pianoforte al Conservatorio di Milano).



CENERE: SIGNIFICATO DEL BRANO

Così come aveva ampiamente dimostrato in Sirio, Lazza davvero mette se stesso nelle sue canzoni. E così anche "Cenere" conferma già a un primo sguardo, la voglia di filtrare il mondo attraverso una lente personale, una barriera emotiva.

Giocando con macchine costose e altri elementi tipici delle canzoni rap, mescolandole in frammenti di storia personale, e parlando con una lei indefinita (quella che sempre di più appare, nella sua discografia, come una coscienza secolarizzata e personificata), Lazza parla con gli altri per parlare di sé, in un vortice distruttivo e catartico (“spazzami via come cenere”).

Lazza vuole veicolare un messaggio forte al modo della Generazione Zeta, parlando il loro linguaggio: l’arte è ancora spazio in cui sperimentare modalità differenti di espressione, alle quali affidare, a mo’ di diario, una vita interiore fatta di silenzi e incertezze, insoddisfazione, di paure, di rapporti che non sempre vanno come dovrebbero (“ormai nemmeno facciamo l’amore/direi piuttosto che facciamo l’odio").