Le luci di natale candidate a essere Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco

La nostra reazione nel vederle è di puro incanto, questo è salutare per il nostro benessere fisico e mentale: per questo, dovrebbero essere Patrimonio Unesco

Quante volte abbiamo sfidato il freddo delle giornate invernali solo per godere dello spettacolo delle luminarie natalizie? Se la risposta è ‘tantissime’, allora sarete d’accordo con la proposta di rendere le luci di natale Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco.

Tutto parte da una ricerca di inizio dicembre 2021, in cui alcuni ricercatori di università inglesi e irlandesi hanno scientificamente testimoniato cosa proviamo emotivamente quando guardiamo le installazioni di Natale. Pare che la nostra reazione sia d’incanto puro e genuino, tanto da essere addirittura salutare, facendo bene all’organismo: da qui la proposta degli autori dello studio di rendere le luci natalizie ‘Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco’. La ricerca, pubblicata su Annals of Tourism Research, racconta come guardare tutte queste installazioni natalizie faccia uscire il bambino che è in noi. Forse una frase che ci ricorda qualcosa, ma che soprattutto ci riporta all’Italia, con chi aveva già da tempo scoperto che dentro ognuno di noi c’è un fanciullino che resiste e che non si adatta mai alla vita adulta, se ancora non vi è venuto alla mente: stiamo parlando di Giacomo Leopardi.




Tutti restiamo incantati, grandi e piccoli, ci si sente stregati dalla vista ma la mente resta iper- consapevole. Quello che si sta vedendo in quelle luci è perciò magico. Si prova una gioia e una confusione infantili e quella doppia sensazione è incredibilmente piacevole avendo ripercussioni sul nostro benessere”. Sono queste le parole di Jane Lovell e Howard Griffin, autori dello studio.

L’efficacia delle luci natalizie è anche dimostrata dal fatto che negli ultimi tempi tante città abbiano deciso di creare festival di luci, illuminando le facciate di alcuni monumenti o edifici storici con immagini e motivi natalizi. Questi, spiegano gli autori, “creano un nuovo spazio magico che poco prima non esisteva. Illuminando in modo artistico luoghi storici, esagerando perfino le associazioni fiabesche con questi edifici che hanno testimoniato il passato, si crea un magi-patrimonio, nuova ricchezza. Vediamo quel posto come nuovo”.




Se davvero la proposta avesse seguito, tutti quelli che guardando le luci natalizie hanno sentito qualcosa di magico dentro di loro, quasi di inspiegabile, avrebbero ora una spiegazione, possiamo dire scientifica, anche se totalmente emotiva!


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