07 febbraio 2023, ore 21:50

TERZO CUORE: GENESI DEL BRANO

Un ritorno a lungo atteso quello di Leo Gassman sul palco di Sanremo, a tre anni di distanza dalla vittoria nella categoria Nuove Proposte. In questi tre anni, Leo ha fatto un percorso che lo ha portato a maturare artisticamente e umanamente, come lui stesso a dichiarato, e la musica gli è stata sempre accanto, seppur lontano dai riflettori. Per Leo, questi sono stati “tre anni dediti totalmente alla musica, mi sono fatto accompagnare dalle melodie”.

Parlando dell’esperienza di Sanremo, ha dichiarato: "Non nascondo che ci avevo riprovato subito, ma evidentemente non avevo il brano giusto. E rispetto le scelte di Amadeus, che ci mette il cuore nel festival. Questi anni mi sono serviti per crescere e sono stati il regalo della vita”.

E pare che il brano giusto sia arrivato: "Terzo cuore", scritto assieme all’amico Riccardo Zanotti (frontman dei Pinguini Tattici Nucleari) e a Marco Paganelli e Giorgio Pesenti.

Parlando della genesi del brano, Gassman racconta di aver incrociato Zanotti nel suo percorso di crescita, precisamente a Forlì, mentre entrambi erano impegnati nei rispettivi tour. Zanotti “aveva questa canzone meravigliosa che sembrava scritta proprio per la mia voce”. Un colpo di fulmine che, con qualche ritocco, è diventato l’occasione perfetta per tornare sul palco più famoso d’Italia.

Proprio in quanto frutto di una collaborazione così sentita, "Terzo cuore" è la testimonianza di un’amicizia, l’unione di due persone che cercano di portare amore in quel che fanno. “Le canzoni possono passare, le amicizie sono eterne – ha detto Gassman – ed e' questa la cosa più importante”.




TERZO CUORE: SIGNIFICATO DEL BRANO

"Terzo cuore" rappresenta per l’artista “il primo vero brano d’amore”, con l’incursione di un’altra tematica a lui cara: la speranza.

Un ragazzo un po’ sfortunato, una storia d’amore incasinata, vera, e tre cuori per gestire le montagne russe della vita: questi sono gli elementi chiave di "Terzo cuore", brano con atmosfere pop ma moderne, che gioca con la tragicomicità che può caratterizzare l’evolversi e il finire di una relazione. E nonostante l’incapacità di essere perfetti, paura che pietrifica i giovani della Generazione Zeta (“penso di avere talento/per trasformare le sfide in sfighe”), Gassman celebra l’amore imperfetto, che spera in una lieta fine più che in un lieto fine (“quando ci concederemo un pò di acqua passata/come fanno i buoni amici”).

Ironia della sorte, quel maledetto terzo cuore pulsa incessantemente, incapace di dimenticare il nome di lei.