Levante torna a Sanremo con la sua “Vivo”: Ecco di cosa parla il brano

Tra i grandi ritorni sul palco dell’Ariston non poteva mancare Levante. Ecco il significato del suo brano “Vivo”
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"VIVO": LA GENESI DEL BRANO

Un grande ritorno a tre anni dall’ultima esibizione sul magico palco dell’Ariston: stiamo parlando di Levante! Con la sua "Tikibombom", di qualche edizione fa, aveva fatto innamorare tutti i fan e gli spettatori di Sanremo. Quest’anno il suo brano si chiama “Vivo”, primo singolo estratto dal suo nuovo album in studio dal titolo “Opera futura” in uscita il 17 febbraio. In questa edizione del Festival di Sanremo, l’artista 35enne siciliana, porta sul palco una parte molto intima di sé e la condivide con il pubblico. “Vivo”, come dice la stessa Levante, è nata dal desiderio di ritrovare un equilibrio dopo la nascita di Alma Futura, sua figlia. Al centro del brano c’è “La voglia e il bisogno di sentirsi vivi e l’ambizione di riprendere possesso della propria vita”. Sempre riprendendo le parole dell’artista: “Ho scritto questa canzone a tre settimane dal parto, ero nel buio più totale” e ancora “Il periodo che segue il parto è molto complicato per noi donne, devi fare i conti con un corpo che non è più tuo”.


"VIVO": SIGNIFICATO DEL BRANO

Il brano, molto intimo e personale, racconta il momento buio del post parto. Con le parole di Levante: “Oscillando tra stati d’animo costantemente opposti, ho desiderato ritrovare un equilibrio nonostante la depressione”. Queste sono quindi le tematiche principali della canzone in gara a Sanremo 2023: il riprendere possesso della propria vita, un grido liberatorio carico di tensione vitale. Tematiche che faticano ad emergere ancora al giorno d’oggi: “Non puoi essere triste perché hai vissuto una gioia, hai avuto la fortuna di dare la vita” dice Levante, non pensando al fatto che il periodo post parto è davvero complesso per le donne. Dice proprio l’artista siciliana: “Mi sentivo brutta”. Ma qui non si parla solo di “corpo”. Il “riappropriarsi di se stessi” che Levante ci racconta è un “riappropriarsi di mente e corpo, avere la sensazione di poterli ancora amare, nonostante la trasformazione repentina, e gioirne”. Questo, secondo l’artista, significa “potersi sentire ancora magicamente vivi”.


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