14 settembre 2021, ore 14:00

Quando si parla di videogiochi, il pensiero comune finisce per direzionarsi molto spesso verso i cosiddetti tripla A. Parliamo di titoli del calibro di The Last of Us Part 2 o God of War, giusto per citarne un paio, vale a dire quei giochi alle cui spalle ci sono studi di sviluppo da centinaia di persone. E budget alquanto generosi.

Esistono però realtà molto più piccole che, nonostante i fondi limitati a disposizione, riescono nell'intento di dire la propria, ampliando il ventaglio di proposte del mercato videoludico. E offrendo, in molti casi, una prospettiva totalmente diversa sull'accezione di videogioco. Il mese di settembre di quest'anno, nella fattispecie, riesce a stuzzicare proprio sotto questo punto di vista con due diversi titoli, vale a dire Life is Strange True Colors e Lost in Random.

La vita è strana...

Partiamo dal primo dei due giochi citati, Life is Strange True Colors. La produzione è di Square Enix, colosso nipponico che in molti, nel corso dei decenni, hanno imparato a conoscere e apprezzare per serie blasonatissime come Final Fantasy e Kingdom Hearts. Questo però non ha scoraggiato il producer dal credere in progetti come quello di cui parliamo oggi (e per fortuna, ci verrebbe da dire). Life is Strange è un gioco diverso dai canoni classici con cui si è soliti riferirsi a questo media. È più una storia nella quale il giocatore si trova a vestire le duplici vesti di spettatore e protagonista, considerando la grande interazione tra gli eventi narrati e le scelte da operare durante l'avventura. Una narrazione a episodi (rilasciati tutti in contemporanea, a differenze dei precedenti capitoli della serie) dal grande impatto emotivo – che volutamente non andremo ad approfondire (vietato fare spoiler) – capace di catturare e commuovere grazie alla grande recitazione degli attori digitali e a una colonna sonora più che azzeccata. Starà poi ai giocatori, con le rispettive scelte, indirizzare il corso degli eventi, con un finale tutto da scrivere.




Il potere del caso

Merita un discorso a parte invece Lost in Random, titolo sviluppato da Zoink e pubblicato da Electronic Arts nell'ambito della collezione EA Originals. Una dimostrazione che anche i grandi produttori, quelli da miliardi di fatturato annuo, hanno ancora il coraggio di osare e dare fiducia alle idee innovative.

In questo caso siamo di fronte a un titolo che miscela azione e avventura in un mix esplosivo, che gode di una direzione artistica che strizza l'occhio alle atmosfere a là Tim Burton. Le tinte cupe scelte dal team di sviluppo ben si sposano con un gameplay che fonda sulla casualità (che in fin dei conti dà anche il nome al gioco) la sua ragion d'essere. Con la storia che rappresenta un validissimo stimolo ad andare avanti nell'avventura, per scoprire come finiranno le vicissitudini dei protagonisti.




Due titoli che vanno a inserirsi in un momento assai affollato per il mercato videoludico, ma che al contempo rappresentano anche una nota fuori dal coro per quantità e qualità. Per chi vuole uscire dagli schemi e provare qualcosa di diverso e ugualmente valido.