08 febbraio 2023, ore 17:50

IL BENE NEL MALE: GENESI DEL BRANO

Si era imposta come artista rivelazione della Generazione Zeta quando, nel 2021, aveva portato "Voce" al suo primo Festival di Sanremo. A due anni di distanza, Madame è maturata, ha alle spalle una discografia apprezzata e tante collaborazioni. Il brano che ha scelto di portare in gara, "Il bene nel male", è coerente con la Madame che conosciamo: schietto, duro, implacabile. La creazione è stata breve: “ci ho messo un’oretta”, racconta Madame, “mi alleno per scrivere in poco tempo. Penso tanto prima, i pianeti si allineano ed ecco il bravo finale”. Prima ancora di sapere di più sul testo in sé, si era già combattuto sul titolo: Madame avrebbe scelto “P***ttana” – in barba al perbenismo –, ma la schiettezza dell’artista ha dovuto ammorbidire i toni e presentarsi in maniera più pacata. “Il bene nel male”, titolo definitivo, susciterà meno polemiche e scanserà il pregiudizio. Forse.


IL BENE NEL MALE: SIGNIFICATO DEL BRANO

Come poteva intuirsi dal titolo provvisorio, "Il bene nel male" ha per protagonista una prostituta di cui si era invaghita e, dopo un periodo di lontananza, ripensa al loro rapporto. Nell’iperbole della figura della prostituta, Madame fa collidere l’amore spirituale e l’amore carnale (“l’unico sei tu/con cui ho fatto l’amore/facendo l’amore”); concretizza, attraverso il caso estremo della prostituta, le dinamiche di un rapporto non equilibrato (“sarò una puttana/ma tu sei peggio di me.”). Parlando della composizione del brano, l’artista ha detto di essersi soffermata su quanto bene e male ci si scambia nei rapporti e di cosa rimanga di tutto questo una volta prese le distanze. In questo senso, “la morale è scritta nel titolo”: “l’amore è solamente di chi prova amore/non è di chi lo riceve/e io che l’ho provato ad ogni tocco tuo,/posso dire che a me è rimasto/il bene, a te il male”.