23 gennaio 2024, ore 12:34

Mara Venier, la nonna rock posta sui social il suo primo tatuaggio
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Mara Venier e il suo primo tatuaggio

"Chi ha detto che i tatuaggi sono una roba da giovani?Mara Venier ha sfatato questo mito e, definendosi una "nonna rock", a 73 anni ha fatto il suo primo tatuaggio. Così, in un video social ha raccontato la sua scelta passo dopo passo, mostrando anche il tatuatore in azione. Il tattoo scelto dalla zia d'Italia è una stellina posizionata sul polso: “È stata una proposta di mio nipote, Giulio…”. Difatti, sia Giulio che la figlia della conduttrice Elisabetta Ferracini hanno scelto lo stesso tatuaggio. Un gesto simbolico che rappresenta l'unione indelebile della famiglia: avere sempre vicino, sulla pelle, l'amore del nipote e della figlia e viceversa. 

Le reazioni social, da Achille Lauro a Wanda Nara

Non sono certo mancate le reazioni e i commenti al post rivelazione di Mara. Tra i tanti commenti e like, spiccano anche quelli di Anna Tatangelo, Achille Lauro, Wanda Nara e tanti altri grandi personaggi dello showbiz. Naike Rivelli, figlia di Ornella Muti, scrive: "Anche io e la mamma abbiamo lo stesso cuoricino". Mentre c'è chi ironicamente avverte la Venier: "Abbiamo iniziato tutti con una stellina… - scrive Asia Argento - attenta che poi non fermi più". 

La Generazione Z rompe gli schemi

Ed è interessante riflettere come il nipote Giulio rappresenti la Generazione Z. I nuovi giovani che riescono a trascinare le altre generazioni (in questo caso i nonni) oltre dei confini prestabiliti solo dal pregiudizio. Questo confronto rompe così gli schemi di quello che si può o non può fare ad una certa età. D'altronde chi definisce quando è giusto o non giusto fare una cosa? Sicuramente l'essere Gen Z è definito dalla carta d'identità eppure tutti noi possiamo essere Generazione Futuro se riusciamo a liberarci di inutili etichette. E allora se una cosa vi fa stare bene, fatela.

Hai 50 anni e vuoi ancora fare la raccolta delle figurine? Fallo. Hai 22 anni ma vuoi andare a letto presto? Sentiti libero di farlo. Mescoliamo le abitudini e facciamo comunicare le diverse generazioni, può uscirne fuori solo una nuova ricchezza per la nostra società che ha decisamente bisogno di ribaltare tanti luoghi comuni.