Meta IA sarà addestrata con i nostri post e commenti
Anche i social di Zuckerberg hanno ormai la loro Intelligenza artificiale. Fa discutere la raccolta dati tramite le nostre piattaforme online

Anche l’Intelligenza Artificiale deve nutrirsi. Ma di cosa si nutre precisamente? Ovviamente di informazioni e dati che permettono di incrementare il linguaggio del software, implementando e perfezionando le risposte.
Vi siete ormai accorti di un cerchietto azzurro che accompagna le nostre pagine social, non è messo lì per festeggiare lo scudetto del Napoli ma per fornirci un ulteriore servizio tramite IA. Con il lancio dell’intelligenza artificiale targata Meta, Mark Zuckerberg ha quindi bisogno di dati e ha pensato bene di utilizzare i nostri (post, commenti, etc.) per sviluppare la sua nuova creatura.
LA RACCOLTA DATI E LA DISCUTIBILE MODALITÀ DI CONSENSO STRAPPATA AGLI UTENTI
La raccolta di dati è già partita, come è già volata via la possibilità di opporsi alla cessione dei propri dati per l’addestramento della macchina. Ebbene sì, perché Meta ha scelto un modello opt-out; questo vuol dire che non c’è stata richiesta un’approvazione esplicita di concessione dei nostri dati all’intelligenza artificiale. Automaticamente gli utenti sono stati presi in considerazione, a meno che non avessero esplicitato la loro opposizione attraverso un modulo specifico. Ovviamente, la disinformazione e la pigrizia hanno portato tanti di noi a non porsi minimamente questo problema.
La modalità scelta (opt-out) ha sollevato diverse critiche, non da parte dell’opinione pubblica ma da parte di alcune autorità europee per la protezione dei dati. Poiché in casistiche del genere il consenso dovrebbe essere esplicito e preventivo. Per semplificare, si richiede in maniera chiara ed esplicita l’autorizzazione all’utente, evitando una ricerca attiva per revocare qualsiasi consenso. Questo modello al contrario si chiama opt-in.
COSA E CHI SARÀ FUORI DA QUESTA RACCOLTA
Nonostante Meta raggruppi (oltre che Facebook, Instagram e Threads) anche WhatsApp e Messenger, i dati riguarderanno esclusivamente post e commenti pubblici, oltre alle interazioni dirette con Meta AI. Questo vuol dire che i profili privati ma soprattutto i messaggi scambiati con amici o familiari non saranno presi in considerazione poiché protetti da crittografia end-to-end.
Rimarrebbero esclusi dalla raccolta anche i dati provenienti da account di minori di 18 anni residenti nell’Unione Europea.
PUOI ANCORA OPPORTI MA SENZA VALORE RETROATTIVO
Ad onore del vero è ancora possibile opporsi alla raccolta dati, ma con una consapevolezza: l'opposizione non ha un valore retroattivo. Questo vuol dire che in parte il dado è tratto e che il signor Zuckerberg userà tutti i post precedenti alla vostra opposizione, ma non potrà utilizzare tutto quello che verrà pubblicato da oggi in poi.
I VECCHI POST IMBARAZZANTI
Proviamo a lenire il timore di una collettiva violazione della privacy con un po' di sana ironia. Perché dopo aver analizzato la situazione sorge una nuova problematica: l'IA si implementerà anche sui post di quando avevamo 15 anni e di cui adesso ci imbarazziamo fortemente. Post scritti con un italiano precario e dal contenuto fortemente discutibile. Inutile nascondersi, lo abbiamo fatto tutti. Chissà se nonostante questo, l’intelligenza sarà davvero intelligente.