28 maggio 2025, ore 10:38 , agg. alle 11:13

Meta IA sarà addestrata con i nostri post e commenti
PHOTO CREDIT: IPA/Fotogramma

Anche l’Intelligenza Artificiale deve nutrirsi. Ma di cosa si nutre precisamente? Ovviamente di informazioni e dati che permettono di incrementare il linguaggio del software, implementando e perfezionando le risposte.

Vi siete ormai accorti di un cerchietto azzurro che accompagna le nostre pagine social, non è messo lì per festeggiare lo scudetto del Napoli ma per fornirci un ulteriore servizio tramite IA. Con il lancio dell’intelligenza artificiale targata Meta, Mark Zuckerberg ha quindi bisogno di dati e ha pensato bene di utilizzare i nostri (post, commenti, etc.) per sviluppare la sua nuova creatura.

LA RACCOLTA DATI E LA DISCUTIBILE MODALITÀ DI CONSENSO STRAPPATA AGLI UTENTI

La raccolta di dati è già partita, come è già volata via la possibilità di opporsi alla cessione dei propri dati per l’addestramento della macchina. Ebbene sì, perché Meta ha scelto un modello opt-out; questo vuol dire che non c’è stata richiesta un’approvazione esplicita di concessione dei nostri dati all’intelligenza artificiale. Automaticamente gli utenti sono stati presi in considerazione, a meno che non avessero esplicitato la loro opposizione attraverso un modulo specifico. Ovviamente, la disinformazione e la pigrizia hanno portato tanti di noi a non porsi minimamente questo problema.

La modalità scelta (opt-out) ha sollevato diverse critiche, non da parte dell’opinione pubblica ma da parte di alcune autorità europee per la protezione dei dati. Poiché in casistiche del genere il consenso dovrebbe essere esplicito e preventivo. Per semplificare, si richiede in maniera chiara ed esplicita l’autorizzazione all’utente, evitando una ricerca attiva per revocare qualsiasi consenso. Questo modello al contrario si chiama opt-in.

COSA E CHI SARÀ FUORI DA QUESTA RACCOLTA

Nonostante Meta raggruppi (oltre che Facebook, Instagram e Threads) anche WhatsApp e Messenger, i dati riguarderanno esclusivamente post e commenti pubblici, oltre alle interazioni dirette con Meta AI. Questo vuol dire che i profili privati ma soprattutto i messaggi scambiati con amici o familiari non saranno presi in considerazione poiché protetti da crittografia end-to-end.

Rimarrebbero esclusi dalla raccolta anche i dati provenienti da account di minori di 18 anni residenti nell’Unione Europea.

PUOI ANCORA OPPORTI MA SENZA VALORE RETROATTIVO

Ad onore del vero è ancora possibile opporsi alla raccolta dati, ma con una consapevolezza: l'opposizione non ha un valore retroattivo. Questo vuol dire che in parte il dado è tratto e che il signor Zuckerberg userà tutti i post precedenti alla vostra opposizione, ma non potrà utilizzare tutto quello che verrà pubblicato da oggi in poi.

I VECCHI POST IMBARAZZANTI

Proviamo a lenire il timore di una collettiva violazione della privacy con un po' di sana ironia. Perché dopo aver analizzato la situazione sorge una nuova problematica: l'IA si implementerà anche sui post di quando avevamo 15 anni e di cui adesso ci imbarazziamo fortemente. Post scritti con un italiano precario e dal contenuto fortemente discutibile. Inutile nascondersi, lo abbiamo fatto tutti. Chissà se nonostante questo, l’intelligenza sarà davvero intelligente.